Di e con Vittorio Sgarbi
Carlo Bergamasco pianoforte
Marco Corvino violino
A duecento anni dalla morte del Canova, Vittorio Sgarbi celebra la vita di un artista moderno ripercorrendone le opere attuali per poetica e risultati estetici. Accendendo dialoghi impossibili con alcuni artisti coevi, e non, è ricostruito un periodo cruciale della storia dell’arte e della società che fu. Canova è vivo perché le sue opere continuano a vivificare il nostro presente con la loro esistenza che possiamo ammirare dal vivo alla Gypsotheca di Possagno, ai Musei Vaticani e alla Galleria Borghese, al Louvre, all’Hermitage e in numerosi musei del mondo, alcune di queste opere sono qui riunite per una serata immaginaria, uno spettacolo da non perdere per ripartire curiosi a visitare con occhi nuovi i musei e le loro collezioni. Antonio Canova è ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura, definito per questo Il nuovo Fidia. Intimamente vicino alle teorie neoclassiche di Winckelmann e Mengs, Canova ebbe prestigiosi committenti, dagli Asburgo ai Borbone, dalla corte pontificia a Napoleone, sino ad arrivare alla nobiltà veneta, romana e russa. Tra le sue opere, notissime a tutti, Amore e Psiche, Le tre Grazie, Paolina Borghese.
Il programma potrebbe subire variazioni
Informazioni
Dall'8 al 10 marzo 2024
Venerdì e sabato ore 20.30
Domenica ore 18.00
