Una tavola rotonda sul tema del fotogiornalismo e del reportage fotografico.
Un confronto tra Lou Dematteis, protagonista della mostra Lou Dematteis, A Journey Back/Un viaggio di ritorno. Fotografie in Italia 1972-1980 e il reporter iraniano Manoocher Deghati, moderata dal giornalista e scrittore Enrico Deaglio, coadiuvato dallo storico della fotografia Claudio Domini e dal filmaker Paolo Pisanelli, curatori della mostra su Lou Dematteis.
Nel corso della serata viene proiettato il documentario di Gabriela Dematteis, My Photo Helped Expose the CIA Coverup of the Iran-Contra Affair, dedicato a una celebre fotografia realizzata dal padre Lou proprio in Nicaragua, che contribuì a evitare il diretto coinvolgimento degli USA nel conflitto centroamericano.
I protagonisti
LOU DEMATTEIS
È nato a Palo Alto (California) nel 1948, membro di una famiglia italo-americana di cinque figli, molto orgogliosa delle sue origini, Lou è cresciuto ascoltando le storie di immigrati o raccontate da immigrati.
Entrato stabilmente nello staff dell’agenzia Reuters New Pictures, a partire dal 1985, Dematteis inizia documentare i principali eventi in giro per il mondo, in particolare gli interventi palesi o occulti che gli Stati Uniti esercitano nello scenario geopolitico centroamericano. In Nicaragua, una sua celebre foto del mercenario catturato dall’esercito locale diventa la prova del coinvolgimento del governo statunitense nelle pratiche segrete tese a rovesciare gli esiti della rivoluzione sandinista, e gli varrà numerosi riconoscimenti internazionali, inclusa una menzione della World Press Photo e l’inclusione nella selezione delle foto dell’anno del New York Times e della National Press Photographers Association.
Negli anni Novanta Dematteis documenta il Vietnam contemporaneo che si sta aprendo al mondo dopo anni di isolamento, e i devastanti esiti delle trivellazioni petrolifere praticate nell’Amazzonia ecuadoriana dalla Texaco/Chevron.
A partire dai primi anni 2000 ha iniziato un’attività di filmaker realizzando nel 2010 il film Crimebuster. Un figlio alla ricerca di suo padre, dedicato alla vita e alla carriera di Louis B. Dematteis, papà di Lou, famoso procuratore distrettuale a Redwood City, pilastro della locale comunità italoamericana.
Vive a San Francisco e attualmente è impegnato nella produzione di documentari di carattere sociale.
MANOOCHER DEGHATI
Nasce ad Orumieh in Iran il 23 agosto del 1954. Nel 1978, diplomatosi in cinematografia a Roma, rientrò in patria per fotografare la rivoluzione di Teheran, la crisi degli ostaggi all’ambasciata americana e la guerra Iran-Iraq, che riuscì a seguire per sei anni. Nel 1979 iniziò a collaborare con l’Agenzia France Presse e in seguito con Sipa Press, Newsweek e Time, come corrispondente permanente in Iran, riuscendo a conservare e distribuire buona parte del suo lavoro, nonostante i severi controlli della censura iraniana. Nel 1983 ottenne il primo premio “World Press” nella categoria news per le foto incluse nella guerra Iran-Iraq. Nel 1985 lasciò l’Iran per fotografare la guerriglia in El Salvador, la lotta tra Contras e Sandinistas in Nicaragua, la guerra civile in Guatemala e l’incursione americana a Panama. Tra il 1985 ed il 1996 ricevette vari incarichi in tutto il mondo come direttore di AFP (1987) e direttore di dipartimenti fotografici per l’America Centrale in Costarica, per il Medio Oriente a Gerusalemme e al Cairo per l’Africa settentrionale. Nel 1996 a Ramallah (Cisgiordania), durate uno scontro tra israeliani e palestinesi, fu colpito da un cecchino israeliano. Oggi vive e lavora in Puglia.
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Venerdì 22 marzo 2024
Dalle 17