Carlo Gallerati è lieto di presentare Tempi segreti, una mostra personale di Silvana Di Lorenzo a cura di Emma Ercoli.
Le ultime opere di fotografia e video che Silvana Di Lorenzo presenta nella sua personale da Carlo Gallerati si succedono in un processo di infinite trasformazioni. Le sue immagini ci coinvolgono in un’esperienza di immersione totale, trascinandoci in un vortice di emozioni spesso contraddittorie, ambigue, dissonanti. Si tratta di forme sinuose, cariche di colore, di eros e di malìa. Immagini organiche che ci rapiscono in una dimensione di cui percepiamo l’incanto ma anche l’insidia nascosta, che ci esortano a un abbandono totale e al tempo stesso ci allertano con l’ombra di una segreta minaccia. Configurazioni seducenti che transitano sfumando le une nelle altre, che si mescolano e si confondono, alimentate dal flusso inarrestabile della vita. Sono piante e fiori dai toni lussureggianti che nelle loro parti concave proteggono e occultano il misterioso divenire dei corpi. Universo vegetale e universo umano si compenetrano, un fiore genera una figura femminile, una pianta trasmuta in pieghe barocche, in materia vivente che abbatte i recinti chiusi della specie e delle categorie, pronta a farsi a sua volta contenitore, vaso, spazio cavo e accogliente. L’artista indaga senza posa i punti di inflessione, tra le pieghe che si contraggono e si dilatano, per cogliere l’attimo misterioso in cui si genera una nuova vita. …ciò che il tempo e la natura aggiungono alle cose a poco a poco, facendole crescere proporzionatamente, nessun acume di occhi, benché si sforzi, può scorgerlo… (Lucrezio, De Natura). Il movimento del mondo vegetale è forse quello che più ci sfugge. La nostra percezione retinica infatti non riesce a catturare la maggior parte dei mutamenti della natura. Il lavoro di Silvana Di Lorenzo nasce dalla fiducia che l’artista ripone nell’occhio dell’obiettivo, che sembra vedere molto di più, e da un’inesausta curiositas che, come nel favoloso mondo di Apuleio, alimenta un inesauribile desiderio di conoscenza. Le sue opere sollecitano una fruizione non di tipo contemplativo, limitata al solo sguardo, ma un’esperienza in cui tutti i nostri sensi sono coinvolti, in cui il vedere diventa un vedersi, un acquisire consapevolezza del nostro mondo interiore. In questo spazio dove il visibile diviene sensibile, in cui tutto si nutre di fusioni e di scambi, di passaggi tra interno e esterno, tra il dentro e il fuori, l’occhio fotografico coglie il tempo segreto in cui una nuova forma inizia a espandersi, l’attimo non misurabile che si manifesta soltanto come pura energia, come lampo improvviso che illumina la nostra mente. Accogliere questo processo significa sostare sulla soglia che apre al mistero di una realtà cangiante in cui tutto inesorabilmente scorre. (Emma Ercoli)
Informazioni
Dal 14 novembre al 13 dicembre 2024
Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 17.00 alle ore 19.00. Sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento