
Una raccolta inedita di opere site-specific che intrecciano scultura, biologia ed ecologia: gli spazi del Corner MAXXI ospitano la prima grande mostra personale in Italia di Chris Soal, nato a Johannesburg nel 1994 e considerato uno degli artisti più interessanti della scena contemporanea.
Il progetto espositivo, curato da Cesare Biasini Selvaggi e prodotto dalla Fondazione D’ARC in collaborazione con Piero Atchugarry Gallery e Montoro12 Gallery, accompagna il visitatore all’interno di un processo creativo incentrato sul concetto di “spillover”, termine che indica il fenomeno della “tracimazione”: la “tracimazione” dei materiali, che diventano altro; della percezione, che supera confini e categorie; dell’immaginario, che dall’inorganico si apre al biologico.
Protagonisti delle istallazioni presentate al pubblico sono i materiali espulsi dal sistema produttivo e reintegrati in un nuovo ciclo vitale, oltre il concetto stesso di riuso. Elementi quotidiani e industriali come stuzzicadenti, tappi di bottiglia, cemento o carta vetrata perdono la propria funzione originaria per trasformarsi in forme nuove: sculture che si espandono come corpi in crescita, superfici che mutano alla luce, strutture che respirano insieme al visitatore, che disorientano e affascinano e che solo da vicino si rivelano per ciò che sono – un insieme di elementi poveri, assemblati con rigore e immaginazione poetica per mettere in discussione i modelli del consumo e invitare a riflettere sull’interconnessione tra sistemi naturali, culturali e percettivi.
In copertina: Chris Soal, Spillovers, foto di Olivia Rainaldi
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