Prima grande mostra personale di Shahryar Nashat a Roma.Nella sua pratica, l’artista si confronta spesso con la rappresentazione dei corpi. La luce cade filtrata nelle sale dell’Istituto Svizzero, dove Shahryar Nashat continua la sua ricerca con opere nuove e già esistenti: sviluppa connessioni visive e concettuali tra il significato del sangue nella teologia cristiana (il sangue prezioso!) e la rappresentazione frammentata o astratta di corpi con sangue e carne e saliva, di corpi desiderabili, presenti digitalmente sulla superficie lucida dei nostri smartphone. Allo stesso tempo, Blood Most Precious è anche una riflessione sul desiderio e sul disgusto o sui cicli – dei fluidi (corporei), ma anche della vita e della morte.
Informazioni
