Pinocchio, legato al collo da una catena, ulula al pari di un cane. Alle sue spalle, il burattinaio lo libera ricordadogli che la scena che lo vede braccato dal contadino è stata tolta dal copione. Dal principio si chiarisce quale è la cifra dello spettacolo: la finzione è scenicamente dichiarata.
Questo permette al protagonista di vivere apertamente una relazione giocosa e spontanea con gli animatori. Pinocchio decide di raccontare alcune parti della sua storia e di rappresentarne altre, usando come controfigura una marionetta di legno, che nasce in una delle prime scene, quando il falegname Geppetto, crea il suo straordinario figliuolo, già dispettoso e pieno di vita.
Gli animatori sono anche interpreti di alcuni personaggi come il gatto e la volpe, il guidatore del carro e la fatina che prepara la medicina. In questa versione si è scelto di raccontare le vicende più salienti tra le innumerevoli del romanzo originale.
Attraverso l'utilizzo degli espedienti teatrali appena descritti, le emozioni e i sentimenti di questa bella storia, sono continuamente attraversati, facendone affiorare l'aspetto paradossale, che suscita ilarità, e al tempo stesso realistico, capace di commuovere. Al finale è riservata la sorpresa di scoprire come accade che Pinocchio diventa un bambino in carne ed ossa.
Spettacolo di burattini, pupazzi e attore
di e con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli
Produzione Compagnia Burambò
Il programma potrebbe subire variazioni
Informazioni
Sabato 30 dicembre 2023
ore 17.00
dai 4 anni e adulti