
La personale di Chiara Valentini al Museo Hendrik Christian Andersen prende le mosse proprio dalla casa atelier che l’artista norvegese naturalizzato americano progettò e si fece costruire il 1922 e il 1925. Oggi il museo, oltre a esporre opere scultoree, pittoriche e grafiche, è anche l’archivio di un grande progetto utopico e simbolico, il World Center of Communication - Centro Mondiale della Comunicazione, i cui alti ideali umani di fratellanza e collaborazione reciproca sembrano oggi quasi ‘reperti’ del passato. La memoria e il rapporto con il passato sono il filo conduttore del progetto espositivo di Chiara Valentini, eclettica artista classe 1981 che, confrontandosi con l’opera e la biografia dello scultore norvegese, ne recupera e reinterpreta le tracce lasciate in eredità invitando ciascuno di noi a ritessere i fili che collegano il passato al presente.
Si apre così negli spazi del museo un dialogo tra passato e presente, tra la scultura tradizionale e la sua visione contemporanea. I mezzi busti e sculture a tutto tondo di Chiara Valentini si ispirano all’iconografia classica (il Laocoonte, Afrodite Cnidia) ma ogni monumentalità viene annullata dall’uso di tessuti morbidi e deperibili, tagliati e lacerati e poi ricomposti, di materie apparentemente fragili. Allo stesso tempo, il tessuto e il ricamo, storicamente legati all’universo espressivo femminile, sottolineano e rimarcano orgogliosamente un’identità e alterità in un mondo ancora oggi dominato da figure maschili. Di contro, le imponenti sculture di Andersen, ispirate ai modelli della statuaria greca e rinascimentale, comunicano apertura e leggerezza nonostante il peso della materia, ora gesso ora bronzo. E articolano un dialogo paritario tra il maschile e il femminile, dove uomini e donne incedono con lo stesso passo, in condizione di uguaglianza e condivisione di intenti.
Informazioni
Dal 27 maggio al 20 settembre 2023
dal martedì alla domenica, ore 9.30 – 19.30 (ultimi ingresso ore 19.00)
chiuso il lunedì
