
La mostra rientra nell’ambito delle celebrazioni per il V centenario della morte di Raffaello, è organizzata dall’Accademia Nazionale dei Lincei, nella Villa fatta costruire e decorare da Agostino Chigi, il ricco banchiere e amico di Raffaello.
Nell’esposizione sono presentati i risultati inattesi delle indagini condotte sui materiali dello splendido affresco di Raffaello il Trionfo di Galatea. Grazie a questi infatti, è stato individuato un pigmento di origine non naturale conosciuto come blu egizio, con cui sono dipinti il cielo, il mare e anche gli occhi di Galatea.
L’ampio utilizzo che ne fa Raffaello indica la precisa volontà dell’artista di ricorrere ai materiali pittorici dell’antichità, per ritrarre un soggetto mitologico.
L’uso di questo pigmento è una prova tangibile della passione che il grande artista rinascimentale ha per l’antichità e per i materiali usati a quell’epoca, tanto che egli decide di ricrearli, per ripristinare la tavolozza degli antichi romani.
Unitamente alla mostra vengono esposti per la prima volta al pubblico i disegni scoperti negli anni ’70 sull’intonaco della parte inferiore delle pareti con Polifemo di Sebastiano del Piombo e col Trionfo di Galatea di Raffaello, normalmente nascosti da finti tendaggi ottocenteschi.
La sezione dedicata alla Loggia di Amore e Psiche, invece, illustra le fasi della realizzazione della volta affrescata, attraverso lo studio delle giornate e i disegni preparatori delle scene attualmente visibili, dette celesti, e di quelle mai realizzate, dette terrene.
Al primo piano della Villa Farnesina, inoltre, si trova l’esposizione“La Favola di Amore e Psiche nella traduzione grafica della Regia Calcografia. Disegni, fotografie, matrici” che sintetizza l’ultima fase del percorso storico dell’incisione classica italiana che, fin dalle sue origini, trae dall’opera di Raffaello.
Un sistema interattivo dedicato che consente di navigare liberamente all’interno della “Loggia digitale” per osservare a distanza ravvicinata il pergolato della Loggia di Amore e Psiche e distinguere le 170 specie vegetali presenti nei festoni e le 50 figure di animali rappresentate nelle vele della volta, e ammirare tutti i dettagli pittorici della favola di Apuleio difficilmente osservabili dalla normale distanza (8 metri).
Informazioni
Temporaneamente sospesa in attuazione delle misure di contenimento anti Covid-19
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Dal 6 ottobre 2020 al 6 gennaio 2021
dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00 (ultimo ingresso ore 13.40)
ogni seconda domenica del mese dalle ore 9.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso ore 16.40)
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