Il 4 ottobre 1720 nasce il gigante dell’incisione Giambattista Piranesi (1720-1778). La Casa di Goethe, l’unico museo tedesco all’estero, lo celebra attraverso circa 40 incisioni della propria collezione. Le Vedute di Roma e Capricci sono accostate a opere di artisti contemporanei tedeschi e italiani, fotografi, artisti di arte visiva, una scrittrice e un architetto.
In esposizione, anche una delle 964 matrici autografe di Piranesi conservate all’Istituto Centrale per la Grafica (Palazzo Poli).
Ombre pronunciate, scorci da vicino, tagli diagonali, cieli mossi e tonalità raffinate - Piranesi, veneto di nascita ma romano di adozione - ci mostra i ruderi classici e monumenti antichi della Città Eterna, Piazza del Popolo, il Colosseo, il Pantheon, Piazza Navona, Piazza San Pietro, come avvolti nella vegetazione, popolati di figure fantasmagoriche.
J.W. Goethe conosce i lavori del Piranesi che lo aveva “predisposto” al “concetto colossale” dei monumenti romani, ma non è sempre d’accordo con l’espressività delle vedute. Nel suo Viaggio in Italia ricorda la visita alle rovine “di Caracalla, di cui Piranesi ci ha favoleggiato con tanta abbondanza di effetti”.
Quello del Piranesi è lo sguardo di un architetto, di uno scenografo, di un conoscitore della storia romana, di un artista educato al rigore prospettico del vedutismo veneziano. Ma anche lo sguardo di un visionario, di un fabbricatore di utopie che recupera le forme antiche attraverso l’eccellenza della tecnica incisoria e del punto di vista.
Tema centrale dell’esposizione è il fascino che Piranesi esercita sugli artisti di oggi, come Gabriele Basilico (1944-2013), Sebastian Felix Ernst (1987), Elisa Montessori (1931), Flaminia Lizzani (1963), Gloria Pastore (1949) Max Renkel (1966) e Judith Schalansky (1980).
La mostra si interroga sulle reazioni degli artisti di oggi di fronte all’antico, su come si pongono, con opere in parte realizzate appositamente per la mostra, davanti alla difficile questione del sogno della perfezione e delle rovine e di un eterno presente che sembra oggi più che mai voler cancellare passato e memoria.
Casa di Goethe
Informazioni
Dal 16 ottobre 2020 al 19 settembre 2021
Dal martedì al venerdì ore 10.00 - 18.00
Ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura
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