La nuova serie di lavori di Tiziana Contino mette alla prova il non facile tentativo di rendere percepibile il tema del sacro in una dimensione della contemporaneità dell’immagine digitale. Né risulta una specie di sublime digitale che pure si riannoda alla citazione dei classici rinascimentali presenti come riferimento indiretto. L’intuizione visiva è molto semplice ed efficace, una fusione di pittura cosmica, dalla lunga tradizione artistica, almeno dal futurista Prampolini (che pure la legò al Sacro) a Fontana utilizzando la sacralità del colore oro.
Un altro effetto resistente e di invenzione è conservare l’ampiezza di masse astratte che contengono e si fondono con una iconografia dei quadri sacri. Questo livello di incorporazione tra astrazione e soggetto ha in realtà una lunga storia che va dal futurismo di Balla (la ricostruzione astratto-analogica dell’universo), fino poi alla dimensione del simulazionista degli anni 80, in chiave critica alla postmodernità. Qui la possibile concettualità dell’operazione lascia più spazio all’impatto visivo ed estetico a me sembra in una sontuosità positiva.
La serie del 2024 si affida a una architettura formale – anche di colori semitrasparenti - che ha di mira l’impatto estetico positivo. In trascendental landscape 02 – 03 - 04 ad esempio, la prospettiva può sembrare anche dal basso in alto verso questa cornice di cieli di diverso colore – già qui una intuizione, cieli diversi non nuvole. E questa prospettiva anche se per un attimo parrebbe costringere sembra piuttosto un abbraccio di cieli appunto non umani – forse divini - sicché quello tanto terrestre in alto a sinistra non è un punto di fuga: i cieli sacri sono in basso, già sulla Terra.
Informazioni
Da venerdì 10 a giovedì 16 gennaio 2025
Inaugurazione venerdì 10 gennaio 2025 alle ore 18.00
Orario di apertura: Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00