Figure classiche, monumentali, l’eterna epica dei miti greco-romani impressa sull’impermanenza di una foglia sono l’elemento identificativo dei lavori di Gianluca Coppeto.
Fotografo e sperimentatore di linguaggi visivi, Coppeto, allievo del Centro Sperimentale di Fotografia CSF Adams e dell’artista Gaetano Grecchio, espone nella galleria Triphè, con la mostra Fugit Tempus. L’esposizione rappresenta una raffinata ricerca artistica che indaga l’equilibrio tra immagini e materia.
Il progetto esplora la profonda contraddizione tra il tempo infinito, stigmatizzato in immagini sacre e monumentali, e il tempo finito, espresso attraverso la fragilità delle foglie.
Fugit Tempus è un’indagine sulla nostra contemporaneità, che ci illude di essere Dei: eterni, ubiqui, pixel levigati e senza errori. I nostri volti, diventati icone digitali, sempre uguali e giovani, ci avvicinano a un’idea divina, trasformandoci nelle nuove icone religiose.
Le opere di Coppeto riflettono questa tensione: il divino e il mito antico si specchiano nella fragilità di una foglia, evocando la nostra finitezza e i tentativi di superarla. La nostra umanità divina è tale proprio perché è fragile.
Coppeto interpreta l’arte come forma di infinito che si scontra con il dramma della finitezza. Obiettivo dell’artista è cogliere la connessione imprescindibile tra materia e spirito, tra umano e cosmico.
Questa visione porta a una collocazione dell’opera d’arte in spazi sempre più diffusi. L’opera deve acquisire maggiore dinamicità, sganciandosi dalla pura conservazione e contemplazione.
Informazioni
Opening: Sabato 14 dicembre alle ore 18.30
Dal 14 dicembre 2024 al 2 febbraio 2025
Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00, il sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00