
Concepita per gli spazi dell’Istituto Svizzero, la prima grande personale in Italia dell’artista svizzera Mai-Thu Perret presenta al pubblico opere esistenti e di nuova produzione, offrendo una panoramica sulle tematiche, sui processi e sui materiali esplorati dall’artista.
Le sculture, i dipinti, le opere in ceramica, le istallazioni sonore e i testi si collocano all’intersezione tra la cultura contemporanea, la critica della storia dell’arte e la materialità. Il titolo della mostra è sia un gioco di parole con il termine italiano “estate” sia un rimando al titolo del capitolo finale dell’acclamata “Autobiografia vivente” della scrittrice Deborah Levy, un’elegante esplorazione del concetto di casa, dei sentimenti e degli spettri che evoca. La riflessione sulla casa, sugli spazi domestici e non domestici, sulle figure femminili che li abitano e sulle connotazioni di genere esistenti in architettura sono infatti tematiche presenti in tutto il percorso espositivo.
Contemporaneamente alla mostra, è possibile vedere l’installazione semipermanente recentemente commissionata a Mai-Thu Perret per l'ingresso di Villa Maraini: un lavoro in neon che illumina l’edificio ed è visibile ai passanti di via Ludovisi.
Informazioni
Dal 25 marzo al 26 giugno 2022
Mercoledì e venerdì dalle ore 14.00 alle 18.00
Giovedì dalle 14.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 11.00 alle 18.00
Chiuso il lunedì e martedì
