La mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma Capitale è concepita come un laboratorio, poichè pone l’accento sull’interdisciplinarietà di Enrico Prampolini e sulla sua figura di artista poliedrico nell’arco di tempo che va dagli anni Trenta ai Cinquanta del Novecento, periodo in cui Prampolini era all’apice della carriera e della vivacità progettuale che lo ha sempre caratterizzato.
Durante il percorso dell’esposizione si possono ammirare dipinti, progetti architettonici e scenografici, materiali grafici e documentali poco conosciuti o totalmente inediti provenienti dalle diverse donazioni degli Eredi Prampolini alla Sovrintendenza Capitolina. Soprattutto in seguito allo studio sui nuovi materiali acquisiti, è emerso il carattere laboratoriale e multidisciplinare dell’arte di Prampolini: un artista che si divise fra pittura, scenografia, architettura, arti applicate e grafica, ma che si dedicò anche all’editoria, all’attività critica e all’insegnamento.
Enrico Prampolini (1894-1956), allievo di Duilio Cambellotti all'Accademia delle Belle Arti di Roma, fu un esponente di primo piano del Futurismo ed ebbe stretti contatti con i maggiori rappresentanti delle avanguardie artistiche europee. Per molti versi occupa un posto a sé nel panorama europeo dell'arte, caratterizzandosi per il suo profondo interesse per il dinamismo e l'organicismo, che si manifesta negli anni trenta e quaranta in visioni cosmiche e oniriche.
Foto: sito ufficiale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma Capitale
Informazioni
Dal 23 giugno 2023 al 14 gennaio 2024
dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
Lunedì e 25 dicembre
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