Con l’occasione della riapertura dello spazio polifunzionale Sala Santa Rita e del 2777°Natale di Roma appena trascorso, apre al pubblico una mostra che, dopo molti anni, espone un busto in gesso della Dea Roma di Pietro Tenerani.
L'opera, che fu esposta per la prima volta il 21 aprile del 1851 - giorno della fondazione di Roma - è esemplificativa dello stile dello scultore Pietro Tenerani e rientra nei canoni artistici del Purismo di cui l’artista era esponente.
La dea è raffigurata secondo i canoni classici mondo romano e indossa un elmo corinzio sormontato da un alto cimiero, da cui escono i capelli ondulati; il mantello militare che indossa, è assicurato alla spalla sinistra con una fibbia circolare come si vede solitamente nei busti-ritratto degli imperatori romani, mentre il balteo, la cintura di cuoio che reggeva la spada sul fianco dei soldati romani, le attraversa il torso in diagonale.
Sulla base della scultura vi è l’iscrizione ROMAE AETERNAE che era presente come legenda su diverse monete di età romana imperiale proprio in associazione con la Dea Roma raffigurata assisa in trono armata e che regge in una mano la Vittoria alata. Un sistema di illuminazione studiato appositamente per la mostra, esalta la bellezza della scultura e la purezza dei lineamenti del volto della dea.
Pietro Tenerani, nato a Carrara e vissuto tra il 1789 e il 1869, è stato uno degli scultori italiani più importanti di metà Ottocento. Trasferitosi a Roma dal 1814, fu collaboratore di Bertel Thorvaldsen per lungo tempo. Ritrattista fra i più apprezzati della sua epoca, fu presidente dell’Accademia di San Luca a Roma, direttore dei Musei Capitolini e dei Musei Vaticani. Tra le sue opere di maggior rilievanza ricordiamo il Monumento a Pio VIII, nella Basilica di San Pietro e le versioni del Monumento a Simon Bolivar, a Bogotà e Caracas. La sua collezione di gessi, ceduta dagli eredi nel 1940 al Governatorato di Roma, nel dopoguerra entrò a far parte delle raccolte delle collezioni civiche e dal 1994 è conservata nelle collezioni del Museo di Roma.
La mostra è curata dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Foto: locandina ufficiale della mostra
Informazioni
Dal 21 aprile al 12 maggio 2024
tutti i giorni, dalle 11.00 alle 19.00
La mostra è ad accesso libero e gratuito