La multiforme personalità di Gabriele D’Annunzio, la verità storica sulla sua figura, tra politica e impegno, occultismo e spiritualità, autocontemplazione e letteratura.
Presentazione del libro L’iniziato. D’Annunzio e la massoneria, edito da Ianieri.
Sono presenti l’autrice, Raffaella Canovi, e il Direttore del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, Angelo Piero Cappello.
Una leggenda in meno. Molti interrogativi in più. Dopo averne documentato l’incolmabile distanza dal fascismo, il nuovo libro di Canovi indica il rapporto tra D’Annunzio e la politica, la condotta d’armi e la massoneria. Gabriele (Ariel) fu sé stesso, divertito; e divertente con chi lo divertiva. Scostante per tutti gli altri. Spesso anche con sé, benché incline alla compiaciuta autocontemplazione. Nondimeno, documenta Canovi, l’esteta egocentrico, pronto sempre a calcare e a far calcare le scene, a esibirsi tra l’una e l’altra portata di un banchetto per strappare l’applauso ai legionari vocianti e sorriderne seriosamente nella sua impenetrabile solitudine, fu corteggiato da politici di tutte le taglie e inclinazioni partitico-ideologiche.
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Mercoledì 26 ottobre 2022 ore 18.00
