Con Simone Colombari e Max Paiella
Regia di Lorenzo Gioielli
e con
Attilio Di Giovanni - Pianoforte e Direzione Musicale
Gino Mariniello - Chitarra classica ed elettrica
Alberto Botta - Batteria e percussioni
Flavio Cangialosi - Basso e Fisarmonica
Mario Caporilli - Tromba e filicorno
Claudio Giusti - Sax, Tenore e Contralto
Un concentrato di Jannacci in un’epoca non lontana, e di chi c’era nei dintorni Giorgio Gaber, Adriano Celentano, Dario Fo.
Ma anche i pazzi artistoidi che hanno prodotto capolavori come “el purtava i scarp del tenis” oppure “vengo anch’io no tu no. L’amore per il rock, per l jazz ma sopratutto per le persone e le loro storie raccontate nelle canzoni di Jannacci, qualcosa di indefiniibile, leggere come aria e allo stesso tempo spesse e profonde, definitive.
Jannacci noi lo possiamo vedere in tanti modi diversi, nei dialoghi al bar nel rigore sbagliato, nella foto di un figlio senza motorino, in Cochi e Renato, in Paolo Conte, in Walter Chiari, in Dario Fo, nel Jazz in un locale fumoso, nel cielo grigio ma anche n un prato verde in una foto in bianco e nero di una donna davanti ad una fabbrica in inverno che si chiamava vincenzina.
La storia minima di Jannacci vista da un toscano e un romano, un pò narrata, concentrata, un pò cantata da Simone Colombari e Max Paiella
Produzione Viola Produzioni - Centro di produzione teatrale | Jando Music
Il programma potrebbe subire variazioni
Informazioni
Dal 21 al 24 novembre 2024
Giovedì ore 20.30
Venerdì e sabato ore 21.00
Domenica ore 17.00