
Nella storica sede di Palazzo Piacentini in via Veneto, il Ministero dello sviluppo economico ospita un’esposizione che celebra l'unicità, la qualità e il fascino del design industriale Made in Italy.
Italia Geniale è un viaggio immersivo nell’evoluzione e nelle caratteristiche di alcuni capolavori dell’ingegno italiano e delle idee più innovative realizzate nel nostro Paese dagli anni Trenta ai giorni nostri.
In mostra, oggetti iconici che hanno influito profondamente sulla vita quotidiana, partendo dalla valorizzazione del patrimonio dei marchi e dei brevetti depositati presso l'UIBM, e prodotti rivoluzionari, resi possibili da un’avanzata ricerca tecnologica.
Il percorso espositivo si snoda attraverso cinque aree:
IMAGINABLE - Immagini, materiali e prodotti dedicati al gioco, alla fantasia e all’immaginazione in tutte le fasi della vita trasformati in oggetti etici e pedagogici o, attraverso un approccio ludico, disegnati come ironici, sovversivi ed iconici. Tra questi, i due bollitori, “Il Conico” di Aldo Rossi e “Kettle 9093” di Michael Graves, gli schizzi di Gio Ponti in “Nemo”, le scarpe in nylon e cuoio, “Invisibile”, di Salvatore Ferragamo, gli occhiali in legno “W-Eye” e le lampade “Discovery” e “Fluida”.
WORKABLE - brevetti e invenzioni, oggi celebri in tutto il mondo, relativi al lavoro, al comfort e alla sicurezza. La sezione presenta la storia e l’evoluzione del lavoro e delle relative mansioni, partendo dall’immediato Secondo Dopoguerra con oggetti che vanno dalla macchina da scrivere nomade “Valentine”, ai mobili per l’ufficio “Synthesis”, dalle lampade a braccio estensibile “Tolomeo” fino agli accessori da scrivania come colla e pinzatrice, o strumenti da casa come la macchina da cucire Necchi, il casco “Securfit” per il settore edilizio ed estrattivo, la prima scheda hardware open-space “Arduino”.
RELATIONABLE - oggetti in grado di modificare le relazioni, gli usi e i costumi, i gesti e le posture. Esposti prodotti come la Moka “Cobàn” di Alessi degli anni Trenta e la “ISSpresso” di Lavazza, per il rito del caffè in ambienti estremi come lo spazio; le sedute informali “Sacco” e “Le Bambole” di fine anni ’60 e inizio ’70; il televisore “Algol”, il ventilatore “Ariante” e la radio “Monkey”. E ancora, oggetti “food” – tra cui la bottiglietta del Campari Soda e lo spremiagrumi “Latina” - o durevoli nel tempo, come la lampada “Atollo” di Magistretti e il vasetto riutilizzabile della Nutella.
LIVEABLE – gli artefatti dedicati alla vita quotidiana, dallo sport alla salute, dall’igiene personale alla cura di persone e ambiente, tra cui la postazione odontoiatrica “Isotron”, la protesi della mano “Hannes”, la cuffia per capelli lunghi dell’Arena, lo spazzolino “Piuma”, la maschera professionale da sub di Angelo Ricchiuti con sistema anti-asfissia, la pettorina di sicurezza per motociclisti.
MOVEABLE – la sezione dedicata alla mobilità individuale e collettiva, in cui ammirare alcuni tra i simboli italiani di sempre e i prodotti nati dalle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. Si va dalla Vespa Piaggio del 1946, che dà vita al mito dello scooter nel mondo, al motoscafo “Aquarama” della Riva; dalla carrozzina per disabili “Aria 1.0 mg”, alle iconiche “Isetta”, “Fiat 500”, Ferrari “Monza SP1” o Spider “Duetto” dell’Alfa Romeo; dal robot a guida autonoma al monopattino per il trasporto intermodale, fino a oggetti e segni di accessori al trasporto, come il cane a 6 zampe, logo Eni disegnato nel 1952 dallo scultore Luigi Broggini, agli arredi e segnaletica della linea M1 della metropolitana di Milano di Albini e Noorda.
La mostra è stata allestita al Padiglione Italia dell’Expo Dubai e promossa in collaborazione con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Commissariato generale per Expo 2020 Dubai, ADI (Associazione per il disegno industriale), Unioncamere e Italian trade agency. È realizzata su iniziativa della Direzione generale per la tutela della proprietà industriale, è stata curata da Carlo Martino (Università La Sapienza di Roma) e Francesco Zurlo (Politecnico di Milano). Il progetto è stato diretto da Luciano Galimberti e dal Direttore di ADI Design Museum Andrea Cancellato. Identità visiva di studio SM5 che, con Ivo Caruso, ha curato anche l’allestimento. Il progetto di illuminazione straordinaria della vetrata del Sironi e l’illuminazione dell’ingresso di via Veneto sono stati realizzati con la collaborazione di Acea.
Foto: Ministero dello sviluppo economico Official Website
Informazioni
Dal 14 febbraio al 13 marzo 2022
Venerdì dalle 17.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00
