regia Marcello Cotugnotesti di Claudio Pallottini e Massimiliano Giovanetticon BENEDICTA BOCCOLI e GIORGIA SALARIscenografia Giorgia RicciLoft Produzioni
In un importante museo internazionale è stata allestita l’ultima opera del grande artista Boris Majellaro, dall’impegnativo titolo ‘Golgota’. Un’installazione vivente che attrae molti visitatori e che come peculiarità artistica presenta, nei panni dei due ladroni inchiodati ai lati di Cristo, due donne: Vera e Gioia.Per alcuni è una scelta forte, un segno importante e progressista, per altri, una trovata banale, se non addirittura una vera stronzata. Tra questi ‘altri’ c’è Gioia – una delle due inchiodate – che tra un gruppo di visitatori e l’altro coinvolge nei suoi dubbi e nel suo scetticismo, anche l’altra inchiodata, Vera, di sentire più aperto e più in sintonia col messaggio inclusivo dell’artista. Da questo dialogo, fatto di botta e risposta serrate, e di contaminazioni di generi, dalla canzone al monologo, dalla favola alla web series, viene fuori un confronto sul quotidiano e sui massimi sistemi senza censure, politicamente scorretto, satirico, paradossale, e, a tratti, molto comico. Inchiodate su quelle croci, infatti, senza alcun testimone, senza aver nulla da perdere, le due inchiodate possono dire con leggerezza disarmante e disarmata tutto ciò che pensano, costringendo gli spettatori a ripensare la realtà complessa e assurda che viviamo ogni giorno. Una realtà dove è vero tutto e il contrario di tutto; dove bisogna stare attenti a non offendere nessuno e nessuna; dove il “ma anche”, il conforme, e i continui rovesciamenti valoriali, hanno smantellato ogni logica di buon senso o di senso del ridicolo.Inchiodate! Contro la deportazione in Albania del papero negro è uno spettacolo per tutti, per il suo allestimento non è stato maltrattato nessun animale.
Il programma potrebbe subire variazioni
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