In questo libro sono raccolti scritti e progetti cui l’autore ha lavorato nell’arco di un trentennio.
Il tema dominante è quello del rapporto tra antico e nuovo in architettura, trattato con l’intento di intrecciare la riflessione teorica con l’esperienza progettuale e di prendere posizione nei confronti del dibattito culturale che si è sviluppato – tra le diverse discipline coinvolte in ambito accademico e nel concreto degli interventi – sul restauro, sulla valorizzazione delle aree archeologiche e, in generale, sul rapporto del progetto di architettura con le preesistenze.
L’attrazione e la confidenza nei confronti dell’antico costituiscono non tanto un motivo di erudizione, quanto invece una continua scoperta del potenziale di novità racchiuso nelle vestigia del passato. Si tratta di un atteggiamento umanistico, volto a interpretare insieme il passato e il presente, a interrogare il tempo: un tempo lungo, quello della ‘edificazione’ che per millenni ha costruito le città e le campagne, cioè la sedimentazione storica nella quale siamo calati.
Antico e contemporaneo possono saldarsi ove si introduca la distinzione tra un passato immodificabile e, in antitesi, un passato che vive nella memoria ed è continuamente ripensato, ricreato, reinventato; così che la stessa materia dell’architettura non si ritrova solo negli oggetti costruiti, ma più propriamente nel deposito di materiali, fatti e idee accumulati nell’insieme delle opere e delle città studiate o vissute.
Introduce: Francesco Cellini
Intervengono: Paolo Desideri, Sara Protasoni, Bruno Reichlin e Claudio Strinati
Presente l'autore Angelo Torricelli
Informazioni
Mercoledì 24 maggio 2023
Ore 17.30