a cura di Daniela Fonti e Antonella Lavorgna
La mostra conduce lo spettatore lungo un itinerario di 14 tele - molte delle quali inedite – che si snoda cronologicamente dagli anni Venti fino alle estreme stagionidella pittura (anni Settanta), all’interno di un luogo metaforico nel quale l’artista letterato traspone la sua visione del mondo: dall’Eden incantato e luminoso degli anni Venti all’intrico materico, quasi informale, afoso e contorto dei suoi carrubi degli anni Sessanta e Settanta. A dialogare con questi dipinti alcune fotografie in bianco e nero del fondo fotografico della Fondazione.
Il catalogo della mostra è curato da Effigi Editore.
Si ringrazia l’erede di Carlo Levi per l’amichevole collaborazioneLe attività della Fondazione Carlo Levi sono realizzate grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.
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Il giardino perduto di Carlo Levi
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