Uno tra i capolavori di Italo Calvino è in scena al Teatro India: tratto dall’omonimo romanzo fantastico Il cavaliere inesistente, scritto nel 1959, costituisce il terzo capitolo della "trilogia araldica" intitolata I nostri antenati, dopo Il visconte dimezzato (1952) e Il barone rampante (1957).
Il romanzo, ambientato nel Medioevo, ha contorni leggendari, tipici dell’epica cavalleresca; i personaggi sono alcuni paladini di Carlo Magno, fra i quali spicca Agilulfo: un cavaliere senza corpo, inesistente, sotto la cui bianca armatura vuota c’è solo un forte desiderio di essere, di esistere, attraverso la forza di volontà e la coscienza, mentre Gurdulù, un altro personaggio importante nel romanzo, che diventerà nel corso delle vicende lo scudiero del protagonista, esiste anche se privo di coscienza. Intorno a queste due figure pricipali - una priva di “individualità fisica”, l’altra priva “d’individualità di coscienza” - ruotano gli altri personaggi, attraverso i quali viene sviluppata la narrazione: in particolare il giovane Rambaldo, che rappresenta una sorta di protagonista insieme ad Agiulfo. La storia viene narrata da Suor Teodora, la quale racconta come, mentre Carlo Magno assedia Parigi, Agilulfo, dopo essersi coperto di gloria, decide di partire alla ricerca di Sofronia, fanciulla da lui salvata quindici anni prima. Accompagnato dal fedele scudiero Gurdulù, attraverso diverse peripezie, inseguito dalla guerriera Bradamante innamorata di lui, Agilulfo riesce a trovare Sofronia, ma credendola macchiata di gravi peccati, decide di scomparire. Si toglie così l'armatura e la consegna a Rambaldo, giovane compagno d'armi. Da questo momento in poi sarà questi a proseguire le gesta del cavaliere senza corpo, nella bianca corazza appartenuta a lui.
La messa in scena dello spettacolo è affidata all’abilità di quattro attrici vesatili che, in veste di monache contadine, alternano narrazione e azione, immagine e canto, dando voce alla musicalità della prosa calviniana. Le quattro interpreti infatti, evocano in scena il cavaliere inesistente per mezzo di un grande fantoccio, mentre il resto è affidato all’interazione tra palco e platea: grazie a quest’ultimo, il cavaliere inesistente rappresenta una dimensione magica, dove tutto è possibile, l’invisibile appare e ciò che non esiste è più reale che mai.
Adattamento di Matilde D’Accardi, regia di Tommaso Capodanno e con Francesca Astrei, Maria Chiara Bisceglia, Evelina Rosselli, Giulia Sucapane.
Foto: Claudia Pajewski
Informazioni
Dal 22 novembre al 1° dicembre 2024
22 novembre ore 11.00
Tutti gli altri giorni alle ore 19.00
Domenica 24 novembre ore 18.00
Durata 1 ora e 40′
Dai 13 anni