Musiche di J. S. Bach, F. Chopin, E. W. Elgar, R. Leoncavallo, J. Brahms, E. Granados, G. Fauré, A. Weissenberg, N. Rota, A. Piazzolla, E. Morricone
Esegue:Mauro Businelli, violoncelloStefano Giardino, pianoforte
Encores dal francese encore termine usato nei salotti ottocenteschi per invitare l’esecutore o gli esecutori a concedersi un’altra volta al pubblico con un pezzo breve usato come bis.La concezione di encore ha sempre affascinato sia il pubblico che gli artisti. Il direttore Sir Thomas Beecham li chiamava lolli-pops (lecca-lecca), durante una delle sue inestimabili ed indimenticabili lezioni-concerto ha spiegato cosa significassero per lui. La sua teoria era che, sia per l’artista che per il pubblico, la grande tensione emotiva accumulata durante un bel concerto doveva trovare una sorta di sbocco, una sorta di costruzione calmante per così dire, verso un livello emotivo più vicino a quello della vita di tutti i giorni; ha paragonato i bis a una medicina delicata che avrebbe aiutato a ridurre l’eccessiva emotività. L’origine della parola stessa è divertente poiché gli italiani e i francesi, ed esempio, usano il latino bis (due volte) gli spagnoli hanno la parola propinas, una parola che stranamente significa anche tip (mance), in modo che suoni come se questo fosse per l’artista un modo molto affascinante e colto di dare una mancia al suo pubblico; per quanto gli inglesi, hanno preso in prestito la parola encore dai loro vicini francesi. La teoria di Beecham ora sembra essere stata adottata universalmente. I Bis sono un modo per creare, in un’atmosfera più leggera, meno tesa e più serena, il proprio divertimento musicale. Ogni ascoltatore può sognare ciò che vuole sentire e, se attraverso qualche miracolo di telepatia, i musicisti scegliessero il pezzo stesso a cui il pubblico ha pensato, il pubblico può immaginare che sia stato scelto appositamente per lui.Questo è così vero che, con infinita dolcezza, affetto, gioia e talvolta ingenuità, molti prima o poi sono stati tentati di credere che questo o quel bis sia stato eseguito per il nostre benessere speciale. Il concerto vuole essere un atto d’amore di condivisione degli esecutori verso il pubblico, è un viaggio musicale attraverso i secoli e gli stati d’animo, dal più luminoso al più fugace, dal più solido al più arioso, dal più classico al più romantico, fino ai nostri giorni.Da questa premessa è nato questo programma, questo viaggio musicale che, da Bach a Morricone, conduce, attraverso brani sia in duo che solistici, famosi o rarità, come l’Albumblatt di Alexis Weissenberg, composto nel 1940 a soli dieci anni, o la Serenata di Ruggero Leoncavallo, in un momento di serenità e pace, di cui , forse, mai come oggi abbiamo tutti molto bisogno.
Programma
Johann Sebastian Bach (1685-1750)Preludio in Mi b min. n°8 BWV853dal I° libro del Clavicembalo ben temperato
Prélude in Sol magg. BWV1007dalla I^ Suite per violoncello solo
Arioso dalla Cantata BWV156per violoncello e pianoforte
Frederic Chopin (1810-1849)Notturno op.27 n°1 in Do# min.per pianoforte
Edward William Elgar (1857-1934)Salut d’Amour op.12 per violoncello e pianoforte
Ruggero Leoncavallo (1857-1919)Sérénade per violoncello e pianoforte
Johann Sebastian BachSarabanda BWV1007 dalla I^ Suite per violoncello solo
Johannes Brahms (1833-1897)Intermezzo op.116 n.6 in Mi magg. per pianoforte
Enrique Granados (1867-1916)Madrigal in La min. per violoncello e pianoforte
Danza spagnola n°5 in Mi min. per pianoforte
Gabriel Fauré (1845-1924)Elégie op.24 in Do min. per violoncello e pianoforte
Johann Sebastian BachMinuetto I e II BWV1007 dalla I^ Suite per violoncello solo
Alexis Weissenberg (1929-2012)Albumblatt in Mi min. (1940) per pianoforte
Nino Rota (1911-1979)Love Theme da Romeo e Giulietta per violoncello e pianoforte
Astor Piazzolla (1921-1992)Ave Maria per violoncello e pianoforte
Ennio Morricone (1928-2020)Playing Love dalla Leggenda del Pianista sull’Oceanoper violoncello e pianoforte
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