Dalí, tra Cinema e Arte

In occasione della XX edizione della Festa del Cinema di Roma, il Museo del Corso presenta una mini rassegna curata dalla Fundació Gala-Salvador Dalí che permette ai visitatori della mostra Dalí. Rivoluzione e tradizione di approfondire, grazie ad una serie di documentari cinematografici - raramente proiettati in Italia - non solo l’artista Salvador Dalí, ma anche l’uomo e i suoi luoghi, per far comprendere meglio la complessità e la natura del genio spagnolo e per andare oltre il personaggio da lui stesso costruito.

Questo il programma della rassegna:

- Il 21 ottobre 2025 – ore 19:00 vengono proiettati i primi due documentari. Destino (1946), storia di Salvador Dalí e John Hench basato sull’animazione incompiuta di Salvador Dalí. Completato nel 2003 (regista: Dominique Monfery; produttori: Baker Bloodworth e Roy Disney), la sua durata è di 7’ min. Il 14 gennaio 1946 infatti, Salvador Dalí firmò un contratto con la Walt Disney per realizzare un cortometraggio d’animazione intitolato Destino. Per lavorare al progetto, il pittore si stabilì presso i Disney Studios di Burbank, in California, dove iniziò a realizzare una serie di disegni e dipinti a olio. I personaggi principali, una ballerina e un giocatore di baseball, che è anche il dio Crono, sviluppano il concetto originale di Dalí, che ruota attorno all’importanza del tempo nell’attesa che il destino entri nelle nostre vite. Il film doveva avere una durata compresa tra i 6 e gli 8 minuti. Tuttavia, ne furono realizzati solo 15 secondi e solo nel 2003 la Disney riprese e completò il progetto recuperando le prime idee e gli schizzi di Dalí. L’altro documentario, Autoportrait mou de Salvador Dalí (1966), diretto da J.C. Averty della durata di 70’ min, è stato concesso da L’Institut National de l’Audiovisuel, INA, Francia. Questo autoritratto di Salvador Dalí, diretto dal leggendario regista e produttore televisivo francese Jean-Christophe Averty, si presenta come un ibrido, a metà strada tra documentario biografico, happening e videoarte, girato nella casa di Gala e Salvador Dalí a Portlligat, nell’idilliaca cornice di Cap de Creus. Per il progetto, Dalí aprì le porte della sua casa, del suo studio e della sua immaginazione alle telecamere per raccontare agli spettatori la storia della sua vita e immergerli nel suo processo creativo.

- Il 24 ottobre 2025 – ore 19:00 è la volta della versione ridotta della trilogia documentaria Salvador Dalí, In Search of Immortality, prodotta dalla Fundació Gala-Salvador Dalí e diretto da David Pujol, della durata di circa 90’ min. Questa trilogia presenta la figura dell’artista Dalí in modo completamente nuovo, con uno sguardo innovativo, come un intricato puzzle che deve essere costruito poco a poco. Mediante la pellicola, si offre agli spettatori la chiave per comprendere meglio e per andare oltre il personaggio Dalì. La trilogia approfondisce l’artista e l’uomo, così come tutti gli aspetti che hanno contribuito a consacrarlo come artista immmortale. Si tratta di un viaggio a ritroso attraverso la sua vita, dall’infanzia a Figueres, sua città natale, che prosegue con gli studi alla Residencia de Estudiantes di Madrid, dove conosce Federico García Lorca e Luis Buñuel, e continua con il soggiorno a Parigi, che lo mette in contatto con artisti come Miró, Picasso e i membri del gruppo surrealista, fino all’arrivo negli Stati Uniti, per concludersi poi con il ritorno al suo paesaggio eterno di Portlligat. Nel documentario non viene dimenticato l’incontro con la figura importante di Gala, il grande amore della sua vita, una donna capace di comprendere il suo talento, le sue ossessioni, la sua complessità, e di fornirgli quell’equilibrio necessario per diventare un artista di fama internazionale.

Foto: Salvador Dalí Autoritratto con il collo di Raffaello / Autorretrato con cuello rafaelesco 1921 Olio su tela © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dalí, Roma, 2025
Dalí, between Cinema and Art