
Un racconto per immagini coinvolgente ed evocativo dedicato all’anno giubilare in corso e agli eventi inaspettati e di epocale rilievo che lo hanno finora caratterizzato, con la morte di Papa Francesco durante le celebrazioni pasquali e l’annuncio del nuovo pontefice Leone XIV dopo un breve conclave.
Ideato dalla direttrice del VIVE Edith Gabrielli e curato da Roberto Koch e Alessandra Mauro, l’inedito progetto espositivo ospitato nella Sala Zanardelli del Vittoriano è un invito a vedere la realtà che ci circonda attraverso lo sguardo di tre grandi fotografi, Diana Bagnoli, Alex Majoli e Paolo Pellegrin, chiamati a documentare l’atmosfera di questo periodo e a catturare il visibile e l’invisibile della città di Roma in linea con la propria sensibilità.
Le oltre 200 immagini in mostra, in bianco e nero o a colore e in formati diverso, compongono un racconto unico e polifonico della città. Diana Bagnoli propone le sue visioni a colori di un misticismo diffuso, mobile, itinerante, concentrandosi sulle numerose comunità cattoliche multietniche di Roma. Le immagini di Alex Majoli sono invece dedicate in modo specifico alla “scena drammaturgica” del Giubileo, osservata e composta come se fosse il teatro di una rappresentazione antica, mentre Paolo Pellegrin cattura i volti dei fedeli cercando di instaurare con loro un dialogo.
A introdurre la mostra tre video, ciascuno su ogni autore, realizzati dal videomaker e regista Paolo Freschi che ha seguito il lavoro dei fotografi raccontandone il processo creativo. Le immagini sono accompagnate, su un grande ledwall, da un testo inedito di Valerio Magrelli, poeta, saggista e intellettuale tra i più lucidi della scena contemporanea. Anche il giardino di Palazzo Venezia diviene, per l’occasione, spazio espositivo, con una serie di totem con le foto dei tre autori che richiamano la mostra al Vittoriano legando le due sedi in un unico fil rouge narrativo.
A testimonianza del valore di questo progetto il VIVE ha acquisito due opere di ciascun fotografo nella propria collezione permanente.
In copertina: Vanessa, membro della comunità cattolica nigeriana della Chiesa di Sant’Ambrogio della Massima, presso il Portico d’Ottavia a Roma. © Diana Bagnoli
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Sala Zanardelli
