
Le Scuderie del Quirinale presentano Barocco Globale. Il mondo a Roma nel secolo di Bernini, l’imponente e inedita mostra di rilievo internazionale dedicata alle connessioni culturali nella Roma del Seicento, che evidenzia la vocazione cosmopolita e il dialogo della città con realtà diverse e lontane.
Curata da Francesca Cappelletti e Francesco Freddolini, la mostra, basata su un rigoroso impianto scientifico- storiografico, vede esposti cento capolavori di grandi artisti del Barocco – Bernini, Van Dyck, Poussin, Pietro da Cortona, Lavinia Fontana, Nicolas Cordier, Pier Francesco Mola ed altri – insieme a disegni, incisioni, arazzi, parati sacri e manufatti, provenienti dalle più prestigiose istituzioni museali del mondo, che raccontano l’influenza della cultura a Roma sulle arti dell’epoca.
La mostra, il cui titolo evoca le relazioni transculturali tra la città e altri mondi artistici, si apre con il suggestivo allestimento del busto in marmi policromi che raffigura raffigurante il diplomatico Antonio Manuel Ne Vunda di Francesco Caporale – conservato presso la Basilica di Santa Maria Maggiore ed eccezionalmente in prestito su volontà di Papa Francesco – che introduce la prima sezione dedicata all’interpretazione del continente africano nel XVII secolo, con opere quali Allegra compagnia con cartomante (1631) di Valentin de Boulogne, Giovane africano (1607-12) di Nicolas Cordier, Cesare che rimette Cleopatra sul trono (circa 1637) di Pietro da Cortona. Segue il focus su Bernini e la commissione della Fontana dei Quattro Fiumi con il monumentale bozzetto dell’opera.
Si ammirano anche il Ritratto di Nicolas Trigault di Peter Paul Rubens, la pala d’altare con l’Adorazione dei Magi di Giacinto Gimignani, le copie dell’icona della Salus Populi Romani di artisti cinesi e della Santa Cecilia di Carlo Maderno dell’indiana Nini nella sezione che indaga l’apporto degli ordini religiosi nel tessere relazioni transculturali. L’esposizione esplora le ambascerie e i rapporti con culture islamiche con l’inedito e maestoso ritratto di Ali-qoli Beg, ambasciatore persiano a Roma nel 1609, di Lavinia Fontana e l'alterità tra immaginazione e letteratura con il ritratto di Maria Mancini Colonna travestita da Armida di Jacob Ferdinand Voet, Il Guerriero Orientale di Pier Francesco Mola e Andromeda di Rutilio Manetti. In mostra, inoltre, oggetti di paesi lontani come la Mitra di San Carlo Borromeo e i paramenti sacri di Santi Maria in Vallicella, i ritratti di Robert Shirley e di sua moglie di Anthony Van Dyck e il dipinto Annibale che attraversa le Alpi di Nicolas Poussin (1630 circa) che chiude il percorso espositivo.
Per l’occasione, la Presidenza della Repubblica, su iniziativa del Segretariato Generale, organizza una serie di visite speciali nel Salone dei Corazzieri, dove ammirare il ciclo di affreschi del 1616 realizzati da artisti tra cui Agostino Tassi, Giovanni Lanfranco, Carlo Saraceni, raffiguranti gli ambasciatori di Africa, Asia, Vicino ed Estremo Oriente ricevuti agli inizi del Seicento da papa Paolo V.
Barocco Globale. Il mondo a Roma nel secolo di Bernini è organizzata da Scuderie del Quirinale e Galleria Borghese con la collaborazione istituzionale di ViVE Vittoriano e Palazzo Venezia e Gallerie Nazionali d’Arte antica Barberini Corsini, con la partecipazione straordinaria della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Foto: Bartolomeo Manfredi (Ostiano, 1582 – Roma, 1622), La buona ventura, 1616–1617 circa, © Detroit Institute of Arts, Detroit
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