Sul colle Gianicolo, nel cuore del Rione Trastevere, si ergono le tracce storiche della "Quercia del Tasso", l'imponente albero monumentale di Roma legato alla figura del celebre poeta, scrittore e drammaturgo italiano, autore del poema eroico "La Gerusalemme liberata".
Secondo la tradizione, Torquato Tasso si ritirava spesso all'ombra dell'arbusto, trovandovi riposo e ispirazione durante i suoi ultimi giorni di vita. Accanto alla quercia si trovava il suo alloggio, dove visse anche San Filippo Neri il quale, affezionato al luogo, lo frequentò assieme ai giovani del suo oratorio, e dove nel XVII secolo venne realizzato anche un piccolo teatro all'aperto sfruttando la cavea naturale del terreno. Questo spazio, noto oggi come Anfiteatro Quercia del Tasso, è stato per lungo tempo un punto di ritrovo e un centro culturale per eventi e rappresentazioni.
La mostra "Quercia del Tasso" ripercorre, nei secoli, le passeggiate di letterati e artisti italiani e stranieri, come Leopardi, Stendhal, Strutt e Rossini, che nel corso degli anni sono rimasti affascinati dagli scorci pittoreschi del Gianicolo e dai suoi simbolismi.
Viene ricordato anche l'aneddoto umoristico dello scrittore Achille Campanile, che vi ambientò una scena in cui un simpatico animaletto si rifugia nell'antico tronco, aggiungendo un tocco di leggerezza a questo sito intriso di storia.
La quercia e il teatro oggi sono simbolo di vita intellettuale e del profondo rapporto tra arte, natura e spiritualità nella Città Eterna, e sono protetti dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).
La mostra è a cura di Roberta Perfetti e di Silvia Telmon
Informations
Dal 31 gennaio al 1° giugno 2025
Da martedì a domenica ore 10.00 - 20.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Chiuso il lunedì