Una conferenza della dott.ssa Renée Schlueter
Nel suo diario di viaggio del 1886-87 e nelle sue conferenze sull'Europa e l'Africa del 1887, Frederick Douglass, scrittore e riformatore sociale americano, rivela quale sia il contesto razziale dell'intellettuale nero in viaggio.
Sebbene Douglass segua in gran parte il convenzionale itinerario Baedeker nel suo Grand Tour, lo sguardo da viaggiatore nero gli offre qualcosa di diverso: elementi etnologici per "combattere i pregiudizi americani contro le razze di colore più scuro e accrescere in queste ultime la propria stima". In effetti, come altri intellettuali neri, Douglass aveva spesso citato esempi romani, adottando persino l'oratoria romana classica per attaccare la pretesa romantica del repubblicanesimo classico e della virtù degli schiavisti. Allo stesso modo, Douglass rielabora l'eroe romantico di Byron nella sua novella Lo schiavo eroico (1853) come modello di resistenza virile.
L'intervento esplora come lo sguardo di Douglass rifletta e sfidi la visione convenzionale del viaggio protestante, ridefinendo in ultima analisi le teorie sulla razza e sul viaggio stesso.
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Giovedì 15 giugno 223
Ore 17