Nel Natale del 1966 a Capodarco di Fermo, nella regione Marche, un piccolo gruppo di 13 persone disabili ed un giovane sacerdote, Don Franco Monterubbianesi, decidono di uscire dalla condizione di emarginazione e con alcuni giovani volontari iniziano un percorso di vita comune in una villa abbandonata, per lavorare e costruirsi un futuro insieme.
Quando dai tredici membri iniziali si passa agli oltre cento del 1970, matura l’idea di fare il salto nella società uscendo dal microcosmo della collina di Capodarco, per coinvolgere altri emarginati della città e non solo.
Nei primi anni ’70 un primo nucleo di comunitari si trasferisce a Roma dando vita ad un Centro Studi e Documentazione, alle prime cooperative integrate e a quella che sarà la Comunità Capodarco di Roma ONLUS.
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