Entrando a Roma da Porta Pia sulla destra si nota del verde. È quello che rimane di Villa Paolina, detta anche Villa Bonaparte, una splendida villa settecentesca che si estendeva, all'interno delle Mura Aureliane, tra Porta Pia e Porta Salaria, acquistata nel 1816 da Paolina Borghese, sorella di Napoleone Bonaparte andata sposa al principe Borghese, che vi rimase fino al 1824. Il casino della villa sorge nel mezzo del parco che doveva essere ricco di boschi e piante da frutto. È in ricordo dell'aranciera di villa Paolina che in Via XX Settembre, lungo il marciapiede di fronte al Ministero del Tesoro, sono stati piantati degli alberi di Arancio. Subì gravi danni in seguito alla presa di Roma. In effetti è dentro villa Paolina che si trovarono i bersaglieri quando, nel 1870, riuscirono ad oltrepassare le mura aureliane con la breccia di Porta Pia. Di proprietà della Germania fino alla seconda guerra mondiale, dal 1950 appartiene alla Francia ed è sede dell'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede (con ingresso in via Piave).
Cenni storici
L'edificio fu costruito nel 1750 dal Cardinale Silvio Valenti Gonzaga, segretario di Stato del Papa Benedetto XIV. Senza dubbio è la vicinanza al Palazzo del Quirinale che spinse il prelato a scegliere questo sito. Il cardinale trasformò dei frutteti in giardini (con piante esotiche) e fece innalzare al centro di questi il villino.
Dopo la caduta dell'impero, una parte della famiglia Bonaparte, la madre Letizia Ramolino, il cardinale Fesch, zio di Napoleone e alcuni dei suoi fratelli si misero sotto la protezione del Papa Pio VII (il prigioniero di Fontainebleau che aveva consacrato Napoleone). La sorella di Napoleone, Paolina, principessa Borghese, che aveva seguito l'imperatore decaduto all'isola d'Elba, li raggiunse nel 1815 e acquistò Villa Valenti. Intraprese importanti lavori con i quali portò lo stile impero nell'architettura romana del XVIII secolo. Alla morte di Paolina nel 1825, la villa passò ai suoi nipoti e ai loro discendenti fino al 1906 quando fu venduta al governo Prussiano che ci installò la sua delegazione presso la Santa Sede nel 1908, e l'ambasciata Tedesca tra il 1920 e il 1944.
Nel 1945 i beni del Reich furono conquistati dagli alleati e la Francia l'acquisì per istallarci la sua rappresentanza presso la Santa Sede. Il 15 dicembre 1950 Wladimir d’Ormesson traslocò l'ambasciata francese (presso la Santa Sede) a Villa Bonaparte. Recentemente un vasto programma di restauri ha permesso alla Villa di ritrovare la sua bellezza originale.
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