Di William Shakespeare
Con Melania Giglio
Regia Daniele Salvotraduzione e adattamento Daniele Salvo, Melania Giglio e Marioletta Bideri
E con Martino Duane
Scene Fabiana Di Marcocostumi Daniele Gelsimusiche Patrizio Maria D’Artista
Ad Atene si vive un tempo strano. La Natura sembra impazzita, le stagioni sono sconvolte, i campi aridi sono diventati terribili distese di niente. Si sente un grande freddo nell’anima.E tuttavia proprio nel bel mezzo di questo gelo si deve celebrare un matrimonio. Sogno di una notte di mezza estate racconta infatti delle imminenti nozze tra Teseo, duca d’Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, da lui sconfitta e suo bottino di guerra. L’atmosfera è carica di tensione. Teseo dichiara subito di aver conquistato Ippolita con la spada, facendole male. Il matrimonio tra Teseo e Ippolita è un’occasione felice, oppure è il frutto di un sopruso, di una sconfitta violenta? Atene è un regno illuminato o è un luogo di bieco potere? E’ davvero possibile scegliere chi amare in un luogo così opprimente? Per scoprirlo non resta che addormentarsi e sognare. Sognare se stessi in un altro luogo. Un luogo pieno di magia e di incanto. Un luogo di poesia. Un bosco lontano dalla città e dai suoi biechi giochi di potere. Dove poter finalmente trovare la propria intima natura. Dove imparare a conoscere le proprie passioni e le proprie inclinazioni. Sogno di una notte di mezza estate è un vero e proprio teorema sull’amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni. Un gioco, a volte divertente a volte crudele, di specchi e di scatole cinesi che rivelano quanto la vita degli uomini sia soggetta a mutamenti inspiegabili e come il meccanismo del teatro nel teatro riveli la verità più profonda della vita. Gli uomini si affannano in un folle girotondo e nel frattempo le fate si burlano di loro per soddisfare i propri capricci: il dissidio tra Oberon e Titania, infatti, sconvolge la natura e le stagioni mentre un magico fiore rompe le dinamiche degli innamorati che si scambiano ruoli e amanti. Uno spettacolo sul dissidio continuo e inevitabile tra ragione e istinto, tra apollineo e dionisiaco, tra il bello e il bestiale che vive in ognuno di noi e sulla riflessione quanto mai attuale di come nell’uomo questi due aspetti debbano necessariamente convivere.
Il programma potrebbe subire variazioni
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