Di Luigi Pirandello
Regia Claudio Boccaccini
Con Felice Della Corte, Stefano Messina, Silvia Brogi, Caterina Gramaglia e con Claudio Boccaccini
Romeo Daddi nasconde nella memoria una colpa gravissima che la mente ha astutamente rimosso per permettere alla vita di scorrere, fin quando un'altra colpa, un altro gesto terribile e non voluto, non rompe in lui il fragile equilibrio su cui si fondava la rimozione del triste evento passato, avvenuto quando era ragazzino. L’io diviso di Pirandello non ha solo i connotati conflittuali e contradditori che la psicologia contemporanea attribuisce alla nevrosi, ma una sua particolare fisionomia che sembra prendere forma di fronte al problema dell'essere e del nulla, dell'inautenticità e dell'inafferrabilità dell'esistenza, della responsabilità e della volontà: …spesso l’uomo si chiede la ragione o causa delle azioni che decidono la sua esistenza. La risposta è laconica: non so perché. O meglio: non si sa come. In questa opera il drammaturgo, più che nelle sue altre opere, si assume la responsabilità di dimostrare che non è possibile sfuggire alla pena o all’espiazione anche quando la volontà dell’uomo sembra sospesa e la violenza perpetrata sembra più un agguato teso dal caso che un’azione cercata dalla volontà. Non si sa come è una commedia, con un finale sorprendente, in cui confluiscono tutti i temi della poetica pirandelliana, compreso un costante umorismo capace a volte di sfociare in vera e propria comicità.
Compagnia Ass. Cult. Pex
Il programma potrebbe subire variazioni
Informations
