Mostra di Bekhbaatar Enkhtur
A cura di Enrico Camprini
Il titolo della mostra, che cita un recente libro dell’antropologo Tim Ingold, rappresenta una formula efficace per evocare la pratica di Enkhtur, nelle cui opere coesistono dimensione immaginativa, materiale, simbolica e storico-culturale. La mostra vuole presentare il lavoro dell’artista, offrendo uno scorcio sulla sua pratica, che si concentra sulle varie declinazioni del medium della scultura e, più in generale, sui processi di messa in forma della materia e sulla sua interazione con spazio e spettatore. La ricerca di Bekhbaatar Enkhtur si concretizza principalmente nella realizzazione di sculture, spesso concepite in stretta relazione con il luogo che le ospita. Immagini fiere e al tempo stesso fragili di figure zoomorfe – lupi, draghi, cavalli, volpi – rappresentano un repertorio iconografico tratto da miti e tradizioni della Mongolia che l’artista intende evocare, ma soprattutto tracciano le coordinate di una pratica scultorea che tende all’effimero. La forza vitale delle sue opere infatti si rivela in una sorta di tensione autodistruttiva: le sculture di Enkhtur sono di frequente interventi impermanenti che nascono nello spazio espositivo e non sono destinati a sopravvivere. A partire da riferimenti visivi frutto di incontri fortuiti o da elementi caratteristici del contesto culturale e religioso della sua terra d’origine, l’artista concepisce lo spazio espositivo come luogo abitato da una serie di presenze appartenenti a un mondo immaginativo e al tempo stesso fortemente ancorato al reale.
Informations
Dal 18 febbraio al 24 aprile 2023
Inaugurazione : sabato 18 febbraio dalle ore 18.00 alle 21.00
Su appuntamento dalle ore 11.00 alle 17.00
Dal 21 febbraio al 24 aprile dalle ore 11.00 alle 19.00