Il parco deve il suo nome al fatto che alle pendici del Celio, poco fuori le mura, sorgeva il leggendario lucus camenarum o Bosco delle Camene, dove in una grotta scaturiva una fonte d'acqua, presso la quale, secondo la leggenda, la ninfa Egeria si incontrava con Numa Pompilio e gli dava consigli per il governo della città. Secondo le testimonianze di epoca classica, in età imperiale la grotta della ninfa sarebbe stata sistemata con un monumentale rivestimento in marmo, suscitando lo scandalo degli intellettuali contemporanei che rimpiangevano le erbe e il tufo di un tempo. L'attuale sistemazione delle pendici del parco con prati, alberi di alto fusto e arbusti, garantisce il mantenimento paesaggistico della quinta verde del colle, vista dall'Appia Antica.
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