Nasce il Parco della Fontana dell'Acqua Acetosa. La presentazione ufficiale il 18 dicembre 2009 presso il Circolo Canottieri Aniene che ha promosso e finanziato il restauro della fontana, simbolo dell'Acqua Acetosa, risollevandola da una condizione di degrado e abbandono. Il progetto ha riguardato il restauro della monumentale fontana seicentesca, la riqualificazione dell’area circostante, la creazione di un parco urbano e il miglioramento della viabilità di accesso.
La Fontana dell'Acqua Acetosa si trova nel quartiere Parioli, in un luogo dove il Tevere forma un'ansa profonda prima di dirigersi verso nord. La vasca della fontana è più in basso rispetto al livello stradale e vi si accede attraverso una scalinata. Il nome deriva dalla fonte di acqua ferruginosa che sgorgava nel punto dove è stata costruita la fontana.
Un'acqua della quale si accenna la prima volta in un libro nel 1564 che, riferendosi alle caratteristiche proprie dell'acqua, individua a Roma tre fonti: una a sud, vicino Morena, una all'Ostiense e l'altra alle falde di Villa Glori, vicino il fiume. L'Acqua Acetosa appunto. Per le sue proprietà era particolarmente gradita a Paolo V che decise di “celebrarla” con la costruzione di una fontana nel 1619.
Nel 1712 ci fu un restauro voluto da Clemente XI, ricordato da una lapide posta al di sopra della nicchia centrale. In quel tempo si erano verificate proteste per la minor portata della fontana, che provocava lunghe file d'attesa, e per la qualità dell'acqua che era peggiorata e il pontefice nominò una commissione che risolse la questione. I sedili invece arrivarono nel 1821 donati da Luigi I di Baviera, assiduo frequentatore della zona durante i soggiorni romani.
Un forte inquinamento della falda provocò la chiusura della fontana nel 1959 e l'Acea, su commissione del Campidoglio, eseguì dei lavori di collegamento che permisero di alimentare la fontana con normale acqua potabile.
Information
aperto dall'alba al tramonto
Location
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