Di Leonardo Sciascia
Con Giuseppe Pambieri, Luciano Roman e Stefano Messina
e con Davide Sbrogiò, Carlo Lizzani, Liliana Randi, Angelo D’Agosta, Stefano Dilauro, Stefano Flamia e Valerio Camelin
Regia e adattamento Giovanni Anfuso
scene Alessandro Chiti
costumi Isabella Rizza
musiche Paolo Daniele
Al contrario di quanto dichiarato nel titolo, la storia è tutt’altro che semplice: un giallo dall’inequivocabile sapore sciasciano, che ha come sfondo mafia e droga; parole che l'autore si trova costretto a non nominare mai. Una storia in cui tutto vi appare al contrario di ciò che realmente è: un suicidio che potrebbe essere un omicidio, una masseria che potrebbe essere abbandonata, un prete che sembra un vero uomo di chiesa, così come un poliziotto che sembra un onesto servitore dello stato... Realtà e apparenza: apparenza e realtà. Sciascia rinuncia a narrarci la mafia come ha fatto per tutta la sua vita, e ce la racconta come fosse una resa, ed invece è un’ulteriore presa di coscienza di una realtà su cui non si possono mai chiudere gli occhi, per quanto le storie siano semplici. Tutto comincia con una telefonata alla questura, di un uomo che dichiara di aver trovato qualcosa...E subito la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, diventa un rebus. Davanti alla proliferazione dei fatti, l'unico personaggio che è davvero alla ricerca della verità, un brigadiere, è chiamato a risolvere un puzzle in cui i pezzi non riescono ad incastrarsi. La ricerca della verità rappresenta, come sempre in Sciascia, l'estremo azzardo concesso a chi vuole scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia.
Coproduzione Attori & Tecnici e Teatro Stabile di Catania
Il programma potrebbe subire variazioni
Informations
Dal 21 al 26 marzo 2023
Martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 21.00
Mercoledì ore 17.00
Domenica ore 17.30