Ascolto di musiche inedite e di raro ascolto del XVI, XVII e XVIII secolo, presentate da grandi esecutori in un clima di festosa ritualità, capace di annientare le distanze temporali con suggestioni di continuità e le differenze spaziali con la forza inclusiva e lo spirito immanente della grande tradizione barocca italiana.
Ovviamente a cominciare dalle composizioni legate alla tradizione di Roma, Napoli e Venezia, presentate per la prima volta in tempi moderni, ma non per questo meno attuali: la coralità ecclesiale che un tempo si opponeva alla fede personalistica del protestantesimo si pone e si impone oggi come etica del trascendimento delle crisi individualistiche del nostro vivere nel silenzio della solitudine e spesso nell’angoscia dell’abbandono. Il nostro modo di sentire e di amare, di pensare e di credere, di desiderare e di sperare è certamente lontano da quello del barocco, ma ha bisogno di esso per ritrovare il senso dell’eccedenza che comunque la seduzione del pensiero impone all’utilitarismo della vita e alle pur necessarie norme del sociale. Forse anche una piccola immersione nell’eccedenza delle voci umane e dei suoni prodotti ad arte può restituirci la coscienza transculturale che tutti gli uomini muoiono soli e vivono insieme, e soprattutto che le relazioni umane passano sempre attraverso musiche immanenti e non per questo meno celestiali, e che solo la loro fruizione eccedente ci comunica la dimensione della festa di cui non sappiamo fare a meno nel monotono calendario della quotidianità.
Abbiamo allora tutti bisogno delle eccedenze artistiche del barocco, che solo il potere contemporaneo della sorveglianza riduce a surplus dell’economia e/o ad eccesso del desiderio; basta scegliere la buona musica per ritrovarsi in un grande rituale dei rapporti sociali che evoca persino il sublime della trascendenza.
Informations
Dal 24 novembre al 21 dicembre 2024
Programma dettagliato e orari > https://www.romafestivalbarocco.it/