Il coreografo tedesco Moritz Ostruschnjak (classe 1979) esplora i confini tra tifo, politica e protesta in NON + ULTRAS, uno spettacolo per otto danzatori e 500 sciarpe di tifosi. Sul palco, un accumulo di simboli: Juventus, Iran, All Blacks, Swifties, motti di provincia e slogan globali. Un paesaggio caotico che richiama la logica dei social media, dove il culto delle icone si intreccia con le tensioni politiche. I danzatori, in jeans e T-shirt, attraversano cori da stadio, video di partite, immagini di rivolte, mascotte e bengala. Le loro coreografie trasformano il fervore delle curve in un linguaggio fisico collettivo e identitario.Le sciarpe da tifoso possono essere maschere, bandiere, tappeti di preghiera o perfino armi dando vita ad un paesaggio in continua trasformazione. Intorno a loro, un flusso di immagini e suoni: inni da stadio, propaganda sportiva nordcoreana, elettronica iraniana, Beethoven, anime giapponesi. Con NON + ULTRAS, Ostruschnjak alterna isolamento e collettività, silenzio e sovraccarico sensoriale, costruendo un’esperienza fisica e visiva che dissolve i confini tra sport, cultura pop e una società che si infiamma e si frantuma, mentre il corpo diventa spazio di scontro o di pura festa.
Il programma potrebbe subire variazioni
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