Nel suo nel libro Caccia alle streghe, guerra alle donne (2020) Silvia Federici traccia la genealogia della parola “gossip”.
Il significato di questo termine è diventato dispregiativo in Europa solo nel XVI secolo, con l'avvento del capitalismo e con l'intento di distruggere la compatta comunità femminile che esisteva al tempo e che poteva contrastare le nuove classi sociali dominanti.
Il pettegolezzo oggi indica discorsi informali, spesso dannosi per coloro che ne vengono colpiti ed è irrimediabilmente connesso alla sfera femminile o delle soggettività femminilizzate. Sono loro che fanno gossip, non avendo di meglio da fare. Eppure, come dice Federici, "in molte parti del mondo, le donne sono state storicamente viste come tessitrici di memoria, coloro che tenevano vive le voci del passato e le storie delle comunità, che le trasmettevano alle generazioni future e, così facendo, creavano un'identità collettiva e un profondo senso di coesione. Sono anche coloro che tramandavano conoscenze acquisite e saggezze - riguardanti rimedi medici, problemi di cuore e la comprensione del comportamento umano."
Federici non è l’unica filosofa ad affrontare il significato della parola gossip. Nella teoria e nelle pratiche transfemministe questo termine ha fornito spesso spunti di riflessione e revisione delle strutture narrative storiche, quelle che ci sembrano così coerenti da essere immutabili e che tentiamo di decostruire basandoci sulle nostre personali esperienze.
Con queste premesse la mostra vuole indagare le differenti modalità di trasmissione e ricezione di saperi che le artiste invitate portano avanti nelle loro ricerche e che esulano dalle modalità normate di conoscenza. Che si tratti di archivi orali, metamorfosi della materia o pratiche collaborative, nei lavori in mostra le artiste mettono a fuoco il loro posizionamento nel mondo.
con Maeve Brennan, Catriona Gallagher, Holly Graham, Helena Hladilová, Sharon Kelly, Lulù Nuti e Marie-Agnès Nobecourt, Lucy Tarquinio, Laura White.
A cura di Marta Pellerini (BSR).
Informations
Dal 31 maggio al 23 giugno 2023
Inaugurazione 31 maggio dalle ore 18 alle 20.30
Dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19
Chiuso sabato domenica, 2 giugno