Love me è uno spettacolo che, a partire da due pezzi di Antonio Tarantino l’inedito La Scena e Medea, parla di stranieri, di lavavetri e della barbara Medea, tutti intrappolati in ebeti e feroci luoghi comuni, così stupidi da farci morire dal ridere, così feroci da farci vergognare. Uno straniero calpestato dalle valigie dei passanti alla stazione di Modena, una straniera che vive la spiaggia della Puglia con il velo affrontando lo sguardo dei bagnanti,un altro serve ai tavoli indossando finti abiti e accessori di lusso. Si tratta degli stranieri delle nostre città, ognuno incastrato nel ruolo che gli abbiamo assegnato. La loro specie qui, è condannata in perpetuo ad essere straniera. L’autore descrive gli ultimi come pochi sanno fare, senza retorica, senza tabù, con violenza e amara ironia. La lingua che mette in bocca ai suoi protagonisti è una lingua cruda, che non subisce epurazioni, baluardo puro di aggressività e marginalità.
Sabato 25 gennaio, al termine della replica medierà l’incontro con la compagnia il critico Francesco Brusa, nell’ambito del progetto Staffetta critica.
Il programma potrebbe subire variazioni