Cinque grandi Leoni bronzei di Davide Rivalta posizionati sulla scalinata della Galleria. Un branco composto da quattro leoni e una sola leonessa che, sebbene in posizione di riposo, troneggia in cima alla scalinata mentre scruta l’orizzonte, con lo sguardo rivolto a Villa Borghese.
Le sculture sono in relazione con i disegni dei leoni che l’artista ha realizzato sul corridoio che unisce l’ala nord-est con la nord-ovest per la mostra Time is Out of Joint. C’è una continuità concettuale e spaziale tra di loro: da memoria mitizzata, che si rintraccia nella pittura parietale, di chiara matrice rupestre, i leoni diventano presenza concreta e plastica.
“Hic sunt leones: alla Galleria Nazionale. I leoni in effigie sul pronao, sono l’emblema della sua storia, ma anche simbolo e metafora dei territori inesplorati, delle terrae incognitae dell’arte, di tutto quello che c’è ancora da scoprire e di tutto quello che rimarrà segreto e custodito. Un luogo dove ospitare e abitare l’utopia, dove avere coraggio, energia, forza, sempre all’erta, vigili e pronti allo scatto al di là di ogni mansueta apparenza” (Cristiana Collu, Direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma).
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