L’ALBERO DEI FRUTTI SELVATICI
AHLAT AĞACI (2018)
Regia: Nuri Bilge Ceylan
Sceneggiatura: Nuri Bilge Ceylan, Ebru Ceylan, Akın Aksu
Fotografia: Gökhan Tiryaki
Cast : Doğu Demirkol, Murat Cemcir, Bennu Yıldırımlar, Hazar Ergüçlü, Serkan Keskin
Produzione: Zeynep Özbatur Atakan
Montaggio: Nuri Bilge Ceylan
Durata: 188 minuti
Per qualcuno, la provincia è un luogo di esilio dove tutte le speranze prima o poi intersecano la solitudine. Un luogo d’esilio senza confini, dove ogni speranza e sogno incontra la disperazione, proprio come i destini di un padre e un figlio che si incrociano.
NURİ BİLGE CEYLAN
Nuri Bilge Ceylan nasce nel 1959 a Istanbul. Dopo aver studiato ingegneria presso l’Università Boğaziçi, inizia la propria formazione cinematografica studiando cinema per altri due anni presso l’Università Mimar Sinan. Verso la fine del 1993, inizia a girare il suo primo cortometraggio Koza (Bozzolo), utilizzando sia le pellicole che porto con sé dalla Russia sia quelle ormai scadute, che gli furono date dall’emittente pubblica turca TRT. Il film fu presentato a Cannes nel 1995 come il primo cortometraggio turco mai selezionato al Festival. Seguono tre lungometraggi che possono essere considerati dei “sequel” di Koza e che sono anche stati definiti “trilogia provinciale”: Kasaba (La cittadina, 1997), Mayıs Sıkıntısı (Nuvole di maggio, 2000) e Uzak (Distante, 2003). In tutti i suoi film, Ceylan sceglie come attori i suoi amici e i componenti della sua famiglia. È lui stesso a svolgere tutte le mansioni tecniche della lavorazione dei film dalla fotografia al suono, dalla produzione al montaggio, alla scrittura ed infine, la regia. L’ultimo film della trilogia, Uzak, vince il Grand Premio della Giuria a Cannes e porta Ceylan a guadagnarsi la fama internazionale in brevissimo tempo. Continuando a girare in numerosi festival di cinema dopo Cannes, Uzak si aggiudica un totale di 47 premi, di cui 23 internazionali, diventando così il film più premiato della storia del cinema turco. Il suo film successivo, İklimler (Il piacere e l’amore, 2006), di cui fu anche il protagonista insieme alla moglie Ebru Ceylan, viene nuovamente selezionato al Festival di Cannes nel 2006, dove questa volta consegue il Premio FIPRESCI della critica internazionale. In concorso alla 61esima edizione del Festival di Cannes nel 2008, il suo film Üç Maymun (Le tre scimmie) ottiene il Premio per la miglior regia. Con lo stesso film viene candidato all’Oscar per il Miglior film straniero, prima pellicola turca ad avere questo riconoscimento. Nel 2009 Ceylan è di nuovo a Cannes, questa volta come uno dei membri della giuria del Festival. Nel 2011, vince ancora una volta il Grand Prix della Giuria al Festival di Cannes con Bir Zamanlar Anadolu’da (C’era una volta in Anatolia). Nel 2014 ottiene la Palma d’oro per miglior film a Cannes con Kış Uykusu (Il regno d’inverno).
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