Cecchignola

Regia di MASSIMO VENTURIELLO
Con MARIA LETIZIA GORGA
e con (in o.a.) FRANCO MANNELLA | CLAUDIA PORTALE | CARLOTTA PROIETTI

Scene ALESSANDRO CHITI | arrangiamento musicale MARIANO BELLOPEDE | disegno luci MARCO LAUDANDO | tecnico luci RAFFAELE CONTEGNO |  fonico PIERANGELO AMBROSELLI

Produzione Officina Teatrale
Distribuzione BM Produzioni SRLS

Definirei Chicchignola una commedia contemporanea e tradizionale al tempo stesso. Non a caso il suo autore è stato spesso associato a Plauto, il più moderno drammaturgo di tutti i tempi. La grande forza di Petrolini, quella che appartiene a una ristrettissima schiera di artisti geniali, sta nel ritrovare terreno fertile in qualsiasi epoca. Avremmo potuto incontrarlo nel teatro dell’antica Roma e al contempo non è inimmaginabile pensarlo, forse addirittura con accresciuta forza innovativa, tra duemila anni accanto a chissà quali nuove forme teatrali.

La trama di questa commedia è semplice. Chicchignola, un uomo qualunque che tira avanti vendendo giocattoli da lui stesso costruiti, su un carretto, lungo le strade di Roma, è oggetto di comune derisione. Questa sua passione per palloncini e giocattoli sembra essere espressione di grande ingenuità, se non addirittura di stupidità. Con estrema facilità dunque sua moglie lo tradisce col suo migliore amico, nella convinzione che il marito non riuscirà mai a scoprirlo. Un finale a sorpresa però ribalta completamente la situazione, e i cosiddetti furbi che ronzano attorno al poetico protagonista, devono ricredersi e confrontarsi con la loro squallida superficialità.

Il programma potrebbe subire variazioni