Sabrina Puppin, artista italiana di nascita e cosmopolita per scelta, vive tra il Qatar e New York. Dopo un percorso accademico di rilievo, con un dottorato in Studi sull’Arte Africana e un Master in Belle Arti, durante la sua carriera professionale riesce a conciliare insegnamento e ruoli di prestigio in musei e gallerie con la sua attività di artista, a cui oggi si dedica pienamente. La sua carriera, come in una linea del tempo, viene segnata da una perpendicolare, un cambiamento decisivo, per cui da un realismo consolidato l’artista vira verso l’astrazione, abbandonandosi alla sperimentazione e alla soggettività. Nel suo progetto artistico Transizione Permanente, la realtà si dematerializza e la percezione diventa strumento d’investigazione. I colori intensi e le forme biomorfiche non solo emozionano ma invitano lo spettatore a riflettere sulla propria comprensione del mondo. Colori shock che trasmettono emozioni e forme che spingono a sognare ad occhi aperti: una commistione che aggiunge bellezza al mondo e che si fa messaggio sussurrato di invito alla vita. Una visione artistica che si lega perfettamente al materiale impiegato da Puppin, le glazes, vale a dire le tinte lucide che vengono utilizzate per dipingere la ceramica e che necessitano di una grande tecnica e abilità per essere controllate e manipolate. Dopo circa dodici anni di sperimentazione, ad oggi, l’artista ha raggiunto una padronanza tale da lavorare a più livelli, con sovrapposizioni di strati di disegno in acrilico che bloccano il colore, creando effetti precisi e strutturati. Un processo creativo, dunque, libero da qualsiasi schema precostituito che si abbandona alle sensazioni e all’istinto. Ma non del tutto. Nell’arte della Puppin c’è sempre stata la volontà di porre una logica, di contenere l’arte attraverso la creazione di limiti fisici: un sistema che inizialmente vedeva la sua realizzazione in shapes canvases – dunque cornici realizzate dalla stessa artista con forme geometriche particolari – e che poi si è evoluta verso il segno di contorni, capaci contenere il colore, non permettendo perciò quell’effetto di miscela.
Transizione Permanente è dunque un progetto artistico che esprime un’evoluzione mantenendo però una costante: il colore, quale veicolo principale di significato. Una sorta di negoziazione tra struttura e superficie, tra componente razionale ed energetica: una combinazione perfetta, capace di manifestare una soggettività, che ha un potere su chi la osserva e che necessita di essere indagata.
Informaciones
Dal 20 settembre al 3 ottobre 2024
Orario di apertura: Dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00, sabato e domenica presenza dell'artista in galleria