Mostra Bipersonale di Rossanna De Min e Marco Ramassotto. Testo curatoriale e presentazione a cura della Dott.ssa Arianna Montellanico

La mostra bipersonale accoglie le opere di Rossanna De Min e Marco Ramassotto, due insegnanti e artisti che, dopo essersi incontrati in ambito scolastico, hanno scelto di esporre per la prima volta insieme le loro opere d’arte.
Se la ceramica accompagna la storia dell’umanità dalla Preistoria, c’è un motivo. Il materiale duttile e maneggevole, rappresenta sia la materia prima per creare oggetti di varia utilità, sia una forma di espressione artistica. E Rossanna De Min, mentre modella l’argilla, la creta, per creare un manufatto ceramico, cerca di mantenere il materiale grezzo e poco raffinato, applicando del colore, per conservare il legame che lo stesso ha con la natura che lo genera. Le ceramiche in mostra sono il frutto di tutte le esperienze che vive, compresa la sua formazione artistica e l'influenza dei ceramisti del passato. Di grande impatto sono le bambole o donne, come all’artista piace definirle, in ceramica dipinta, che rappresentano solo loro stesse perché create in libertà. A Rossanna piace pensare che ad ognuna di esse, sia data la possibilità di esprimere la loro natura, la loro essenza, senza affidargli un messaggio da trasmettere, se non di sollecitare l’osservatore a riflettere sulla donna come essere umano, da amare e rispettare.
La passione per l’arte e l’attività pittorica accompagnano Marco Ramassotto. Molti sono i lavori precedenti che lo motivano a dipingere e mostrare le sue opere al pubblico. Grazie all’arte esprime quello che custodisce dentro di sé, senza ostacoli.
Alla Medina Art Gallery Ramassotto espone la serie Interferenze (2009-2023), una serie di tele, realizzata con diverse tecniche pittoriche: dall’acrilico all’olio e dallo smalto alla tempera su legno.  Una preparazione contraddistingue queste opere a partire dal supporto, costruito spesso con tavole di legno, fino alla loro completa realizzazione. Il lavoro infatti, spiega l’artista, può essere lasciato in sospeso anche per molto tempo, in attesa che arrivi l’ispirazione oppure essere estemporaneo, senza una regola precisa e senza quantificare il tempo che impiega per concluderlo.
Questa serie di tele nasce dalla suggestione dell'interferenza, qualcosa di impensato che accade durante l’azione pittorica. L’irrompere dell’inaspettato, influenza la tecnica, cambiando il risultato pittorico e l’idea iniziale dell’artista, lasciando spazio all’indefinito e, nel caso della serie Interferenze, all’effetto di un tessuto scomposto. Una tecnica per così dire fatalista, vicina all’astrattismo e all’action painting, la pittura d’azione, che porta l’artista ad affrontare e sperimentare l’inaspettato, per creare qualcosa di sorprendentemente nuovo ed interessante. Un gioco di suggestioni per l’osservatore, che trovandosi di fronte ad un quadro della serie, tenta di intravedere qualcosa che rimane soggettivo, dietro a quell’intreccio di acrilico, olio, smalto e tempera su legno.
La mostra permette l’incontro e lo scontro tra due universi artistici lontani tra di loro: quello dell’arte millenaria della ceramica della De Min e dell’astrattismo pittorico dei quadri contemporanei di Ramassotto. Nonostante la distanza tra le due arti, le opere catturano lo sguardo del visitatore che percepisce un equilibrio d’insieme, grazie alle combinazioni e agli intervalli di forme e colori, tessuti lungo il percorso della mostra.