La fontana del Putto, detta anche di Cupido, situata al centro del Giardino del Teatro in Villa Pamphilj, venne realizzata dall’architetto Andrea Busiri Vici utilizzando molti elementi figurativi di reimpiego, appartenuti ad arredi diversi della villa, scampati alla distruzione bellica del 1849.
Emerge tra tutti la figura del satiro, che si moltiplica in quattro esemplari di ambo i sessi per sorreggere la tazza superiore. Al sommo della fontana Busiri Vici sistemò la scultura antica di un Cupido alato (trafugato poco dopo l’apertura al pubblico della villa), rinvenuto a Nettuno, che fu annesso alla collezione Pamphlilj e restaurato nell’agosto del 1655 dallo scultore Adam Brefort.
La piccola statua si poneva in una continuità ideale con l’iconografia della vicina fontana di Venere. Quella, infatti, indicava l’amore celebrato come forza fecondatrice, ma al sommo di questa fontana l’amore sovrastava idealmente la forza generativa della natura (satiri) e volgeva i cuori dall’istinto incontrollato a più onesti desideri.
L’articolata fontana circolare presenta, oltre al bacino sopraelevato, un’ampia piscina interrata alla base e un’ulteriore vasca centrale in muratura; quest’ultima è sormontata lungo il bordo da 12 pilastrini ornati da un giglio superiore e mascheroni laterali, che gettano acqua nei sottostanti catini modellati a valva di conchiglia o a rocaille.
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