Ipazia di Alessandria
Filosofa e matematica 370 - 415
In occasione della Festa internazionale delle donne, a Roma è stato intitolato a Ipazia di Alessandria d’Egitto il giardino pubblico di via Giorgio Morandi 69 a Tor Sapienza.
Ipazia è stata una matematica, astronoma e filosofa neo-platonica, nata ad Alessandria d’Egitto intorno al IV secolo. Figlia ed allieva di Teone geometra, filosofo e insegnante, Ipazia superò il padre nelle scienze matematiche divenendo il capo della scuola alessandrina. Furono costruiti due strumenti su indicazioni di Ipazia: l’astrolabio, tramite cui è possibile calcolare la posizione di corpi celesti, e l’idroscopio, utile per misurare il peso dei liquidi.
Socrate Scolastico definì Ipazia come l’unica erede del platonismo di Plotino. Un’altra testimonianza proviene da Damascio, che descrisse Ipazia di natura più nobile del padre, non si accontentò del sapere che viene attraverso le scienze matematiche a cui era stata introdotta da lui ma, non senza altezza d’animo, si dedicò anche alle altre scienze filosofiche. L’uccisione della giovane astronoma per mano di alcuni fanatici cristiani la resero martire della libertà di pensiero. Ipazia insegnò ad entrare dentro di sé guardando al di fuori, seguendo il rigore della scienza.
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