Allestimento multimediale permanente per informare cittadini e turisti sui luoghi di interesse culturale e ambientale del Centro Storico di Roma, sito UNESCO dal 1980, e delle necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia, patrimonio UNESCO dal 2004.
L’allestimento informativo comprende 18 pannelli espositivi realizzati con splendide immagini e schede di approfondimento sui siti UNESCO coinvolti nel progetto. È stato inoltre allestito un infopoint multimediale dove è possibile trovare informazioni su musei, aree archeologiche, ville storiche e parchi della città. A disposizione anche diversi itinerari tematici alla scoperta della capitale: dall’itinerario Barocco ai caffè storici, dall’arte gotica alla Roma medievale, dalle torri alle statue parlanti, dalla Chiese agli artisti romantici e così via. Non mancano approfondimenti su alcune curiosità - la porta magica, la pietra del diavolo, il cimitero acattolico etc – e le mappe per poter raggiungere tutti gli itinerari.
Infine è possibile ammirare un suggestivo video che, attraverso luoghi ed opere d’arte, racconta le tante stratificazioni della città a partire dalla sua fondazione. Cinque minuti di immagini che restituiscono il fascino del respiro millenario e dell’incomparabile patrimonio artistico di Roma.
L'allestimento è stato realizzato da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina con il contributo della Legge n. 77/2006 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con Regione Lazio, RFI S.p.A., i Comuni di Tarquinia e Cerveteri e con il supporto redazionale e organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
La Stazione Ferroviaria di Roma San Pietro, inaugurata il 29 aprile 1894, deve il suo nome alla vicinanza con la Basilica di San Pietro in Vaticano. Da uno dei cinque binari di cui è dotata, si dirama il singolo binario della linea Vaticana, la più breve ferrovia internazionale del mondo. Lunga poco più di un chilometro, termina all'interno dello Stato Città del Vaticano.
Il sito UNESCO di Roma è il risultato di due iscrizioni nella Lista del Patrimonio Mondiale, una prima, nel 1980 come “Centro Storico di Roma” ed una successiva, nel 1990, quando il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO decide di includere nel sito il patrimonio extraterritoriale della Santa Sede e di estenderne l’area fino alle mura di Urbano VIII.
Con l’iscrizione del 1990 la denominazione del sito diviene “Centro Storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella Città e San Paolo Fuori le Mura” e si caratterizza come sito transnazionale. È un sito “complesso e stratificato, che comprende straordinarie aree archeologiche innestate all’interno del tessuto urbano a formare un insieme fortemente caratterizzante. Comprende una serie di strutture di incomparabile valore artistico, prodotte in quasi tremila anni di storia: dai monumenti dell’antichità alle fortificazioni costruite nei secoli, ai progetti urbani delle età rinascimentale e barocca fino ai tempi moderni, agli edifici civili e religiosi con la ricchezza delle loro decorazioni pittoriche e scultoree, le Basiliche maggiori, realizzate da alcuni fra i più grandi artisti di tutti i tempi”.
Le Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia “costituiscono una testimonianza unica ed eccezionale dell’antica civiltà etrusca, unica tipologia di civilizzazione urbana dell’Italia pre-romana. Le pitture decorative di Tarquinia sono eccezionali sia per le forme che per i contenuti poiché rivelano gli aspetti della vita, della morte e delle credenze religiose degli antichi Etruschi. Cerveteri presenta, nel contesto funerario, le stesse concezioni urbanistiche e architettoniche di una città antica”. Lungo la linea ferroviaria costiera, alle due città del Sito UNESCO di Cerveteri e Tarquinia si aggiunge, poco più a nord, Vulci ed il suo parco archeologico, nei comuni di Montalto di Castro e Canino. Vulci, pur non essendo Sito UNESCO, merita attenzione per la bellezza del contesto paesaggistico in cui i resti archeologici sono inseriti e per le recenti importantissime scoperte nella Necropoli dell’Osteria, fra cui una grande sfinge di tufo posta a guardia dell’entrata del sepolcro di un principe etrusco del VI sec. a.C. e ora nel Museo Nazionale Etrusco del Castello dell’Abbadia.