L'origine del Palazzo, residenza di una nobile famiglia
Il palazzo risale alla fine del trecento, costruito ed abitato dalla famiglia Velli, importante a Roma sin dagli inizi del XV secolo. Realizzato inglobando edifici preesistenti del XIV secolo, costituisce la prima e più importante abitazione della famiglia Velli che arriverà a contare fino a 188 membri, come si evince dal censimento del 1526.
Il palazzo Velli, realizzato alla fine del 1300, risulta già essere stato individuato topograficamente nella pianta di Roma al tempo di Giulio III, del 1551, stesa dal Bufalini con la dicitura "Velius" e in quella di Roma prima di Sisto V del Du Perac-Lafrery del 1577.
L'attuale disposizione architettonica risulta dalle ristrutturazioni del XVI secolo, al tempo della sua divisione in due proprietà distinte e contemporaneo all'estinzione del ramo trasteverino della famiglia Velli. Il civico nr. 7 fu venduto all'ospizio dei Pellegrini e Convalescenti, come indica una tabella sopra l'architrave, divenendo infine proprietà Orsini, il cui stemma campeggia sul portone bugnato d'ingresso.
Il civico n° 9 andò invece alla basilica di Santa Maria in Trastevere che vi insediò il Conservatorio della Divina Clemenza, detto anche "il Rifugio" per l'assistenza delle giovani povere votate alla religione.
Palazzo Velli Expo è uno spazio museale privato che offre 5 differenti sale espositive su due livelli per un totale di 350 mq di spazio espositivo.
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