Il parco di Prato Fiorito è il primo, e per ora l'unico, parco pubblico a Roma in cui è ancora presente la campagna produttiva. Infatti il parco, esteso circa 7 ettari, comprende al suo interno una vigna di un ettaro che, adeguatamente ripristinata e curata, possiede una capacità produttiva di 10.000 bottiglie all'anno di Lazio bianco IGT.
Nell'ambito del parco è stato riqualificato il fosso di Prato Lungo, un piccolo corso d'acqua che sfocia nell'Aniene, particolarmente significativo per le rete ecologica in quanto si trova in stretta connessione con le aree del parco dell' "Acqua Vergine", creato a protezione delle sorgenti dell'acquedotto romano.
La piazza, il parco e il corso d'acqua si integrano in un disegno paesaggistico in cui i filari della vigna si intrecciano con filari di rose. Accanto a queste aree trattate con obiettivi produttivi e di paesaggio, si sviluppano aree a carattere naturalistico come un piccolo bosco e una fascia di vegetazione umida.
L'acqua è ancora protagonista all'interno del parco; i tre piccoli bacini presenti sono alimentati dalla raccolta delle acque meteoriche e dall'acqua delle fontanelle e sono utilizzati per la fitodepurazione delle acque reflue dell'insediamento circostante.
Il miglioramento locale della qualità della vita e della biodiversità, è monitorato attraverso l'utilizzo di un set di indicatori riferiti ad acqua, suolo, vegetazione, fauna. Il progetto è stato sviluppato con il coinvolgimento degli abitanti attraverso un percorso partecipativo che ha facilitato la condivisione delle decisioni.
Il WWF ha lavorato con i bambini delle scuole presenti nel territorio con un progetto di educazione ambientale finalizzato a seguire tutte le fasi di costruzione del parco.
Alla definizione di alcune scelte progettuali sulla vegetazione ha collaborato il Dipartimento di Biologia Vegetale dell'Università "La Sapienza" di Roma.
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