Torna al Romaeuropa Festival, sul palcoscenico della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, il Ballet du Grand Théâtre de Genève impegnato nella nuova creazione del coreografo Rachid Ouramdane. In “Outsider” ventuno danzatrici e danzatori e quattro funamboli (tra cui Nathan Paulin, celebre per alcune spericolate imprese, tra cui l’attraversamento della Senna in equilibrio a 70 metri d’altezza su un cavo teso fra la Torre Eiffel e il Théatre Chaillot) partecipano alla costruzione di una pièce capace di fondere più discipline nel segno della leggerezza. È a partire dall’immagine di uno sciame, infatti, che il coreografo – già in Cavea nel 2021 con l’ipnotico “Möbius” – costruisce la sua nuova pièce continuando a lavorare sulle potenzialità del corpo e della collettività, sulla possibilità di ribaltare le leggi della gravità e trovare nuovi orizzonti per il movimento. Quali sono i limiti che un danzatore o un atleta possono superare? In quale momento l’orizzontalità diventa un pericolo? A dialogare con queste domande è la musica di Julius Eastman, figura emblematica, e poco valorizzata, della scena newyorkese degli anni Settanta e della storia del minimalismo. “Outsider” è un invito ad abbandonarsi alla caduta, una pulsazione che guida i movimenti collettivi degli interpreti, una folla alle prese con un poetico gioco di luci e linee.